Visualizza Versione Completa : angolo della poesia
Sogno, desiderio, passione, mi portano a te, in un trittico di speranza che vive ogni giorno nel mio cuore, ma certi sogni son come le stelle e sono molte le stelle che illuminano il cielo. Solo poche pero’ ci fanno sognare , alcune e’ vero ci rubano lo sguardo ma solo una mi sta rubando il cuore.Tu !!!
Gilardino20
16-06-2006, 01:59
M'illumino d'immenso.
francamdar
16-06-2006, 10:15
Agli ospiti che devono partire
augura buona fortuna, e poi
cancella le orme dei loro passi.
Stringi al petto con un sorriso
ciò che é facile, semplice e vicino.
Oggi é la festa dei fantasmi
che non sanno quando moriranno.
La tua risata sia soltanto
una insensata allegria
come scintille di luce sulle onde.
La tua vita danzi lievemente
sul limitare del Tempo
come la rugiada
sulla punta di una foglia.
Sulle corde della tua arpa
suona fuggenti melodie.
Tagore
Pazzaglia
16-06-2006, 11:29
M'illumino d'immenso.
Azz... mi hai fregato l'unica che ricordo a memoria. :asd:
Nel mezzo del cammin di nostra vita
m' illumino d' immenso
ed è subito sera
:eek: :eek: :eek:
:asd:
francamdar
16-06-2006, 12:12
Lo so bene: solo chi é felice
é amato. La sua voce
la si ascolta volentieri. Il suo volto é bello.
L'albero tutto storto nel cortile
addita il suolo cattivo, ma
i passanti gli danno dello storpio
e hanno ragione.
I battelli verdi e le allegre vele del Sund
non vedo. Di tutto
vedo soltanto la rete sdrucita dei pescatori.
Perché parlo solo di questo:
della bracciante che a quarantanni cammina tutta curva?
I seni delle ragazze
sono caldi come una volta.
Nel mio canto una rima
mi parrebbe quasi un atto protervo.
Dentro di me si affrontano
l'entusiasmo per il melo in fiore
e l'orrore per i discorsi dell'imbianchino.
Ma solo il secondo impulso
mi spinge alla scrivania.
B. Brecht
X Agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo favilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli
samleroy
16-06-2006, 12:51
Il tempo di parlarti
avrei voluto avere il tempo di conoscerti
avrei voluto avere il tempo di capirti ma,
dopo due minuti me l'hai data!!!
Flavio Oreglio-Zelig :asd:
papclems
16-06-2006, 17:08
'A gatta d' 'o palazzo
Trase p' 'a porta,
pè nu fenestiello,
pè na fenesta, si t' 'a scuorde aperta,
quanno meno t' 'aspiette.
Pè copp' 'e titte,
da na loggia a n'ata,
se ruciulèa pè dint' 'a cemmenera.
E manco te n'adduone
quann'è trasuta:
Pè copp' 'o curnicione
plòffete!, int' 'o balcone,
e fa colazione
dint' 'a cucina toia.
È 'a gatta d' 'o palazzo.
Padrone nun ne tene.
Nunn' è c ' 'a vonno male,
ma essa 'o ssape
che manc' 'a vonno bene.
Te guarda cu dduie uocchie speretate:
lèsa.
N'ha avute scarpe appresso e ssecutate.
È mariola!
Ma 'a povera bestiella, c'adda fa?
È maríola pecché vò mangià.
È mariola...
Chest' 'o ddíce a' ggente;
ma i' nun ce credo, pecché, tiene mente:
tu lasse int' 'a cucina, che ssaccio...
nu saciccio.
Làsselo arravugliato
dint' a na bella carta 'e mille lire.
Tuorne 'a matina:
'a mille lire 'a truove, che te crire?
Nzevata. Ma sta llà.
E. De Filippo
francamdar
16-06-2006, 21:05
se spazio e tempo, a detta dei saggi,
son coser che non possono essere,
la mosca che vive un solo giorno
vive tanto quanto noi.
Ma intanto viviamo finché possiamo,
mentre vita e amore sono liberi,
poiché il tempo é tempo, e fugge via,
per quanto i saggi dissentano.
I fiori che ti mandai quando la rugiada
tremava sul pergolato
avizzirono prima che l'ape volasse
a succhiare la rosa canina.
Ma intanto affrettiamoci a coglierne ancora
e non rattristiamoci a vederli languire,
e per quanto i fiori della vita siano pochi
possano essere divini.
T.S.Eliot
francamdar
17-06-2006, 12:56
lei mi diceva: "se tu mi amassi"
sempre mi ripeteva: "se tu mi amassi"
finché alla fine glielo dissi:
"no! che non ti amasso!"
E. Jachetti
francamdar
17-06-2006, 22:04
Iernotte mentre dormivo
sognai, felice illusione!,
che una fontana fluiva
dentro il mio cuore.
Dimmi per che gora nascosta,
acqua, giungi fino a me,
sorgiva di nuova vita
dove non bevvi mai?
Iernotte mentre dormivo
sognai, felice illusione!,
che un alveare avevo
dentro il mio cuore;
le api dorate
creavano in esso,
con le vecchie amarezze,
bianca cera e dolce miele.
Iernotte mentre dormivo
sognai, felice illusione!,
che un sole ardente splendeva
dentro il mio cuore.
Ardente perchè dava calore
di rosso focolare,
e sole perché rischiarava
e perché facea lacrimare.
Iernotte mentre dormivo
sognai, felice illusione!,
che era Dio quel che avevo
dentro il mio cuore.
Antonio Machado
francamdar
18-06-2006, 12:56
da: "pensieri oziosi della domenica mattina" di Francamdar K Jerome
-la poesia é quella cosa che ci svela le profondità nascoste dietro l'apparenza
-la poesia ci permette di vedere oltre la materia
-la poesia può farci toccare l'infinito
-la poesia germoglia nel cuore di chi é innamorato
-la poesia ci nutre nell'aridità
-la poesia può raccontare l'anima
-la poesia é umile: si lascia trattare da astratta quando parla del cuore delle cose e affronta l'essenziale
abbiamo bisogno di poesia
di vederla nel quotidiano
di gustarla nella nostra vita
di tenerla per mano, nel tepore amniotico degli affetti veri
francamdar
18-06-2006, 13:00
da "pensieri oziosi di un ozioso" di Jerome K Jerome
Alla carissima e prediletta
AMICA
dei miei giorni belli e dei miei giorni neri
all'Amica che,
sebbene nei primi tempi della nostra relazione
mi abbia spesso sconcertato,
ha finito poi col diventare
la mia più ardente compagna;
all'Amica che,
per quanto spesso io la lasci in disparte,
mai (ora) per vendicarsi mi sconvolge;
all'Amica che,
trattata con voluta freddezza da tutte le mie donne di casa
e guardata con sospetto persino dal mio cane,
é però quella da cui maggiormente aspiro,
e in cambio pare impregnarmi sempre di più
della fragranza della nostra intimità:
all'Amica che,
non mi rinfaccia mai i difetti,
non mi chiede mai danaro in prestito,
e non mi parla mai di sé;
alla compagna delle ore oziose,
alla consolatrice delle mie pene,
alla confidente delle mie gioie e delle mie speranze,
alla mia vecchia e galiarda
PIPA
questo libricino é dedicato
con gratitudine e affetto
PS per i "barzotti":
NB: pipa con una "p" sola!!!
...e non ci ho messo dentro nient'altro che del vecchio "Dark Twist" Mc Baren!:p :D
francamdar
17-07-2006, 17:13
Angina pectoris
-Nazim Hikmet
Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore,
l'altra metà sta in Cina
nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
E poi ogni mattina, dottore,
ogni mattina all'alba
il mio cuore lo fucilano in Grecia.
E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno
quando gli ultimi passi si allontanano
dall'infermeria
il mio cuore se ne va, dottore,
se ne va in una vecchia casa di legno, a Istanbul.
E poi sono dieci anni, dottore,
che non ho niente in mano da offrire al mio popolo
niente altro che una mela
una mela rossa, il mio cuore.
E' per tutto questo, dottore,
e non per l'arteriosclérosi, per la nicotina, per la prigione,
che ho quest'angina pectoris.
Guardo la notte attraverso le sbarre
e malgrado tutti questi muri
che mi pesano sul petto
il mio cuore batte con la stella più lontana.
Amo in te
-Nazim Hikmet
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
francamdar
20-07-2006, 15:14
‘No man is an island, entire unto itself,
Every man is a piece of the –globe-
A part of the main.
Any man’s death diminishes me,
I am involved in Mankind,
And therefore, never send to know for whom the bell tolls,
It tolls for thee.’
Nessun uomo è un’isola chiusa in sè stessa,
ogni uomo appartiene alla terra
è la parte di un insieme.
La morte di chiunque mi toglie qualcosa,
perché io faccio parte dell’umanità.
Quindi non mandare a chieder per chi suona la campana
Suona per te.
John Donne
Padre nostro che sei in Jamaica,sia santificata la tua erba venga il tuo fumo sia fatta la tua legalità come in Olanda così in Italia dacci oggi il nostro sballo quotidiano e rimetti a noi le nostre piantine così noi le rivendiamo ai nostri spacciatori e nn c'indurre in dipendenza e liberaci dagli sbirri...AMEN
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