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Visualizza Versione Completa : E' stata giusta l'uccisione di Mussolini?



macedone
09-01-2007, 19:57
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2007-01-09_10941630.html

Per me la pena di morte rimane una porcheria, anche se ad essere giustiziato è un dittatore.

MaD
09-01-2007, 20:03
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...

mavio
09-01-2007, 20:14
Per me la pena di morte rimane una porcheria, anche se ad essere giustiziato è un dittatore.
in linea generale sono d'accordo con te, anche se sull'uccisione di Saddam la pensavo un pò diversamente; premessa la mia contrarietà alla pena di morte, nel caso di Mussolini, la fuga dal carcere, col seguito che ha avuto (fondazione della Repubblica di Salò), ha tolto ogni dubbio, quindi la sua seconda cattura non ha lasciato spazio a nessuna replica e l'impiccagione è stata la conseguenza più logica, per l'aria che tirava

derblauereiter
09-01-2007, 20:19
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...

In linea di massima quoto.
Più che esserci pochi margini, dopo 20 anni come quelli è difficile trattenere il rancore e la rabbia per la fame, la guerra e l'oppressione.

Flavio Ezio
09-01-2007, 20:22
i nel caso di Mussolini, la fuga dal carcere, col seguito che ha avuto (fondazione della Repubblica di Salò), ha tolto ogni dubbio, quindi la sua seconda cattura non ha lasciato spazio a nessuna replica e l'impiccagione è stata la conseguenza più logica, per l'aria che tirava

quoto assolutamente questa importantissima parte.
ed è il motivo della mia ambigua svizzera risposta.

Dr_Velvet
09-01-2007, 20:22
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2007-01-09_10941630.html

Per me la pena di morte rimane una porcheria, anche se ad essere giustiziato è un dittatore.
con la pena di morte la giustizia si abbassa al livello del crimine

Flavio Ezio
09-01-2007, 20:27
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...

questa mi pare un osservazione molto importante.
Mussolini non è stato ucciso con la pena di morte,egli è stato giustiziato come qualsiasi soldato in guerra.
Se ci fosse stato un processo,per me sarebbe stato piu imbarazzante,perche li veramente sarebbe stato sbagliato condannarlo alla pena di morte.

Flavio Ezio
09-01-2007, 20:29
In linea di massima quoto.
Più che esserci pochi margini, dopo 20 anni come quelli
ti faccio notare che gran parte della gente,fino a prima dell'inizio della guerra(1940 quindi),era d'ccordo con il regime.

macedone
09-01-2007, 20:30
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...
Certo che si era in guerra, ma era il popolo che sputava e prendeva a calci, torturando, un corpo morto ed esponendo oltre al corpo del dittatore, quello di Claretta Petacci.
Tutto sommato la piazza non si è dimostrata molto diversa dal suo dittatore.


questa mi pare un osservazione molto importante.
Mussolini non è stato ucciso con la pena di morte,egli è stato giustiziato come qualsiasi soldato in guerra.
Se ci fosse stato un processo,per me sarebbe stato piu imbarazzante,perche li veramente sarebbe stato sbagliato condannarlo alla pena di morte.
I prigionieri di guerra non si uccidono. :suspi:

mavio
09-01-2007, 20:35
Certo che si era in guerra, ma era il popolo che sputava e prendeva a calci, torturando, un corpo morto ed esponendo oltre al corpo del dittatore, quello di Claretta Petacci.
Tutto sommato la piazza non si è dimostrata molto diversa dal suo dittatore.

in effetti, la scena di Piazzale Loreto è stata uno schifo, ma va contestualizzata: la voglia di vedere morto colui che aveva causato tanti decessi ed esporlo al pubblico ludibrio non sarebbero giustificabili, ma rappresentavano quasi una liberazione per il popolo

slaine
09-01-2007, 20:42
I prigionieri di guerra non si uccidono. :suspi:
i prigionieri di guerra che si palesano come tali no, ma quelli che si cambiano di vestito per sfuggire il riconoscimento vengono fucilati con processo sommario come spie.

Trovo però che la tua domanda iniziale sia senza senso non perchè sia campata in aria ma perchè volersi focalizzare sull'evento senza tenere conto del contorno a 70 anni di distanza mi pare un errore "metodologico": anche il fatto che il suo cadavere sia stato esposto lì dove erano stati fucilati 15 partigiani come ritorsione per un attentato che non si è mai capito da chi fu fatto veramente indica che c'era molta animosità e non tenerne conto è un pò troppo superficiale per analizzare la questione.

Personalmente dico NO, non doveva essere fucilato e soprattutto non doveva essere esposto come trofeo ma chi avrebbe dovuto processarlo? Con quale diritto e in nome di chi visto che si era in guerra (e quindi si sarebbe dovuto usare il codice militare) e visto anche che c'era una guerra civile in atto (repubblichini vs. partigiani)?

macedone
09-01-2007, 20:42
in effetti, la scena di Piazzale Loreto è stata uno schifo, ma va contestualizzata: la voglia di vedere morto colui che aveva causato tanti decessi ed esporlo al pubblico ludibrio non sarebbero giustificabili, ma rappresentavano quasi una liberazione per il popolo
Non credo che il popolo sarebbe stato meno libero o meno felice con Mussolini in carcere...


i prigionieri di guerra che si palesano come tali no, ma quelli che si cambiano di vestito per sfuggire il riconoscimento vengono fucilati con processo sommario come spie.
Il che non è che mi conforti, e comunque Mussolini era un prigioniero di guerra, o no?


Trovo però che la tua domanda iniziale sia senza senso non perchè sia campata in aria ma perchè volersi focalizzare sull'evento senza tenere conto del contorno a 70 anni di distanza mi pare un errore "metodologico": anche il fatto che il suo cadavere sia stato esposto lì dove erano stati fucilati 15 partigiani come ritorsione per un attentato che non si è mai capito da chi fu fatto veramente indica che c'era molta animosità e non tenerne conto è un pò troppo superficiale per analizzare la questione.

Personalmente dico NO, non doveva essere fucilato e soprattutto non doveva essere esposto come trofeo ma chi avrebbe dovuto processarlo? Con quale diritto e in nome di chi visto che si era in guerra (e quindi si sarebbe dovuto usare il codice militare) e visto anche che c'era una guerra civile in atto (repubblichini vs. partigiani)?
Per me non esiste un "buon motivo" per giustiziare una persona.

Ma volendo togliere la questione dalla visione personale e confrontandoci con la morte senza etica, non vedo nemmeno l'utilità dell'uccisione di Mussolini.

Altrimenti si avalla la rappresaglia, l'occhio per occhio dente per dente, tutto qui; quindi quando i fascisti venivano colpiti era giusto che uccidessero i partigiani che trovavano?

derblauereiter
09-01-2007, 20:48
ti faccio notare che gran parte della gente,fino a prima dell'inizio della guerra(1940 quindi),era d'ccordo con il regime.

E' assolutamente vero che molta gente condivideva il regime fascista.
E' altrettanto vero che molti altri non lo condividevano.
La fame e la guerra le hanno condivise tutti quanti.

Quello che intendevo dire era che il ventennio Mussoliniano ha lasciato rabbia e rancore in tantissima gente (non tutti, è ovvio) per tanti motivi: chi per avere subito delle ingiustizie (licenziamenti, olio di ricino, pestaggi o peggio il carcere), chi per aver perso un parente in guerra, chi per avere patito la miseria. Condisci il tutto con la "maggioranza silenziosa" che sente il sangue del tiranno e capisci come può nascere un abominio quale è stato piazzale Loreto.

Io sono convinto che, come diceva MaD, una Sant'Elena (magari un pò più distante del Gran Sasso) sarebbe stata la soluzione più giusta e che Piazzale Loreto sia stata una pagina di vergogna per l'Italia, ma non mi stupisco (pur non condividendo) della reazione di alcuni Italiani tanto simile a quella per la caduta di Ceausescu in Romania o per tanti altri casi simili.

MaD
09-01-2007, 21:00
In linea di massima quoto.
Più che esserci pochi margini, dopo 20 anni come quelli è difficile trattenere il rancore e la rabbia per la fame, la guerra e l'oppressione.

No, erano proprio pochi margini: senza l'uccisione di Mussolini non sarebbe mai caduto il fascismo (vedi Repubblica di Salò), nonostante la guerra fosse sul finire.
Bisognava togliere l'unico simbolo rimasto al regime.

E' ben diverso dal caso di Saddam che ormai rappresentava solo se stesso e che anzi, con la sua morte ha ripreso a rappresentare qualcosa per i sunniti.

paladinif
09-01-2007, 21:11
No, erano proprio pochi margini: senza l'uccisione di Mussolini non sarebbe mai caduto il fascismo (vedi Repubblica di Salò), nonostante la guerra fosse sul finire.
Bisognava togliere l'unico simbolo rimasto al regime.


:sisi:
ecco xkè ho votato giusto,xkè con la sua morte si è definitivamente voltata una pagina di storia,se fosse stato vivo ki ci dice ke qualke seguace non l'avrebbe liberato x riprendere il "la vecchia strada"???

Hyypia
09-01-2007, 21:12
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...
quoto.... :sisi:
penso che non ci fossero molte altre alternative....

Pazzaglia
09-01-2007, 21:16
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...

:sisi:

Flavio Ezio
09-01-2007, 21:20
[QUOTE=macedone

I prigionieri di guerra non si uccidono. :suspi:[/QUOTE]

non era un normale prigioniero di guerra....era gia stato imprigionato,e fu liberato.gli estremi per riliberarlo forse non c'erano,ma chissa...meglio andare sul sicuro,facendo fuori il fondatore,il capo e l'emblema stesso del partito.questo deve essere stato il pensiero dei partigiano,penso.oltre all'ovvio odio.

mavio
09-01-2007, 21:23
No, erano proprio pochi margini: senza l'uccisione di Mussolini non sarebbe mai caduto il fascismo (vedi Repubblica di Salò), nonostante la guerra fosse sul finire.
Bisognava togliere l'unico simbolo rimasto al regime.
sono d'accordo con te su questo, c'era il rischio fortissimo di rinascita del regime (diciamo una certezza)


E' ben diverso dal caso di Saddam che ormai rappresentava solo se stesso
beh, forse proprio solo non era...la mia paura era quella che potesse continuare ad esercitare, da leader carismatico, un certo ascendente sui suoi accoliti...imho, un dittatore del calibro di Mussolini o Saddam va eliminato subito per evitare disagi in chiave futura

Flavio Ezio
09-01-2007, 21:23
Per me non esiste un "buon motivo" per giustiziare una persona.



se intendi giustiziare con un processo,hai ragione...se intendi giustiziare nel senso di eliminare,un ottimo motivo ci puo essere,e cioè quello di uccidere una persona per evitare che essa ne uccida molte molte altre.

slaine
09-01-2007, 21:25
Altrimenti si avalla la rappresaglia, l'occhio per occhio dente per dente, tutto qui; quindi quando i fascisti venivano colpiti era giusto che uccidessero i partigiani che trovavano?
lo chiedi a me?
come già detto, non sono affatto favorevole alla pena di morte. Mai e per nessuno.

Ma il punto è che all'epoca non c'erano molte alternative: un processo non si sarebbe potuto rappresentare per il semplice fatto che c'era una guerra civile in corso. Il fascismo era Mussolini, il fascismo era il male, Mussolini era il male.

Lo condivido? No.
Ma che si poteva fare?

Flavio Ezio
09-01-2007, 21:25
sono d'accordo con te su questo, c'era il rischio fortissimo di rinascita del regime (diciamo una certezza)





leva pure la certezza,il rischio per me non era affatto forte,anzi...la guerra ormai era persa,l'Italia ormai non aveva piu fiducia in Mussolini....era una possibilità,per quanto remota,ma pur sempre una possibilità.

mavio
09-01-2007, 21:33
leva pure la certezza,il rischio per me non era affatto forte,anzi...la guerra ormai era persa,l'Italia ormai non aveva piu fiducia in Mussolini....era una possibilità,per quanto remota,ma pur sempre una possibilità.
Penso sia giusto contestualizzare le situazioni: noi, facendo una calma ed attenta analisi storica, seduti sulla poltrona, possiamo asserire che magari il rischio non era elevato e che era SOLO possibile che Mussolini potesse tornare sulla ribalta politica; ma come pensi che veniva percepita, la presenza di Mussolini a capo di un, seppur ormai risicato, movimento, 60 anni fa?
Poi è ovvio che anche lui stesso sapesse che tutto era ormai perduto, ed infatti lui stesso provò a scappare via, prima che le guardie lo andassero a prelevare sul mezzo su cui era in viaggio, ma il popolo lo riteneva troppo pericoloso per lasciarlo vivere, era un pericolò e come tale andava eliminato!

Flavio Ezio
09-01-2007, 21:46
Penso sia giusto contestualizzare le situazioni: noi, facendo una calma ed attenta analisi storica, seduti sulla poltrona, possiamo asserire che magari il rischio non era elevato e che era SOLO possibile che Mussolini potesse tornare sulla ribalta politica; ma come pensi che veniva percepita, la presenza di Mussolini a capo di un, seppur ormai risicato, movimento, 60 anni fa?
Poi è ovvio che anche lui stesso sapesse che tutto era ormai perduto, ed infatti lui stesso provò a scappare via, prima che le guardie lo andassero a prelevare sul mezzo su cui era in viaggio, ma il popolo lo riteneva troppo pericoloso per lasciarlo vivere, era un pericolò e come tale andava eliminato!

guarda,io quando ho postato in questo topic ho sempre contestualizzato storicamente la situazione,e quindi vedendola con gli occhi di allora:e le tue parole danno una conferma indiretta della fine quasi inevitabile del fascismo:il POPOLO lo derise e infamò durante la sua esposizione,e magari buona parte di quelle persone erano state d'accordo in precedenza col regime.ripeto,il rischio di un ritorno di fiamma fascista era difficilissimo(ricordiamoci poi che America,Inghilterra e Francia non sarebbero state contentissime).

slaine
09-01-2007, 22:01
il rischio di un ritorno di fiamma fascista era difficilissimo(ricordiamoci poi che America,Inghilterra e Francia non sarebbero state contentissime).
veramente fu esattamente l'opposto.
C'era da combattere lo stalinismo e l'Italia, a causa della lotta di Liberazione che si rifaceva esplicitamente al comunismo, era vista con molto sospetto.
Ricorda che Trieste è stato protettorato Inglese fino al '54, anno in cui è stato ridata all'Italia e tutto perchè l'est europeo stava cadendo sempre più sotto il controllo comunista.

Qui il discorso diventa lungo ma fidati, finchè la DC non ha dimostrato di essere in grado di tenere a bada i comunisti l'unica altra opzione che Inghilterra e USA consideravano era di formare un governo anti-comunista basato su personaggi non troppo esposti il precedente governo fascista...

Flavio Ezio
09-01-2007, 22:08
veramente fu esattamente l'opposto.
C'era da combattere lo stalinismo e l'Italia, a causa della lotta di Liberazione che si rifaceva esplicitamente al comunismo, era vista con molto sospetto.
Ricorda che Trieste è stato protettorato Inglese fino al '54, anno in cui è stato ridata all'Italia e tutto perchè l'est europeo stava cadendo sempre più sotto il controllo comunista.

Qui il discorso diventa lungo ma fidati, finchè la DC non ha dimostrato di essere in grado di tenere a bada i comunisti l'unica altra opzione che Inghilterra e USA consideravano era di formare un governo anti-comunista basato su personaggi non troppo esposti il precedente governo fascista...

ecco,la tua ultima riga è molto esauriente.
il governo che si sarebbe formato NON sarebbe stato fascista.
qui c'è troppa facilità nel dire 'se tu non sei fascista sei comunista'.
in quell'epoca c'erano anche le vie di mezzo(America,Inghilterra),e l'Italia non sarebbe tornata probabilmente ad essere una dittatura fascista(qui l'hanno gia detto...il popolo aveva voluto il fascismo(e non negatelo)....e il popolo alla fine lo rinnegò).

slaine
09-01-2007, 22:24
il governo che si sarebbe formato NON sarebbe stato fascista.
no no, le mie parole non dicono affatto questo.
I personaggi che avrebbero dovuto formare il governo non dovevano essere stati "troppo" esposti col fascismo. Fine. Non dovevano essersi sputtanati col fascismo ma dopo 20 anni di regime e la guerra i vari Scelba, Tambroni, Taviani ecc. da dove pensi che venivano fuori, dove pensi che si erano formati?

Gli alleati volevano persone presentabili che garantissero la lotta al comunismo.

Flavio Ezio
09-01-2007, 22:42
no no, le mie parole non dicono affatto questo.
I personaggi che avrebbero dovuto formare il governo non dovevano essere stati "troppo" esposti col fascismo. Fine. Non dovevano essersi sputtanati col fascismo ma dopo 20 anni di regime e la guerra i vari Scelba, Tambroni, Taviani ecc. da dove pensi che venivano fuori, dove pensi che si erano formati?

Gli alleati volevano persone presentabili che garantissero la lotta al comunismo.


si,infatti volevo dire proprio questo:up:

Noevdia
09-01-2007, 23:26
Rispondo solo al titolo della discussione, le altre questioni le lascio da parte: NO

Bloppo
09-01-2007, 23:40
Sono d' accordo con Mad, sarebbe stato meglio mandarlo lontano in esilio...anche perché come successe in Francia (con nessun "erede" ai livelli di Napoleone, cioè avido di conquistare l' Europa) non penso che ci potesse essere qualcuno in grado di seguire le orme di Mussolini mandandolo in esilio, soprattutto dopo quello che è succeeso fra miseria, caos, uccisioni e disperazione.

macedone
10-01-2007, 00:39
lo chiedi a me?
come già detto, non sono affatto favorevole alla pena di morte. Mai e per nessuno.

Ma il punto è che all'epoca non c'erano molte alternative: un processo non si sarebbe potuto rappresentare per il semplice fatto che c'era una guerra civile in corso. Il fascismo era Mussolini, il fascismo era il male, Mussolini era il male.

Lo condivido? No.
Ma che si poteva fare?
No la domanda era generallizata. :)

I fascisti dicevano l'esatto contrario, cioè che il comunismo era il male, e che in quel periedo era giusto uccidere i partigiani per rappresaglia, il ragionamento è fondamentalmente lo stesso, e il comunismo è stato senza dubbio una dittatura di pari ferocia, anche perchè non credo nell'esistenza di "buone dittature".

Una volta chiuso in carcere Mussolini sarebbe stato inoffensivo, tanto è vero che a liberarlo la prima volta non furono i fascisti ma i nazisti, e il comandante della caserma disse che Mussolini non se ne andò "felicemente" con i nazisti.


se intendi giustiziare con un processo,hai ragione...se intendi giustiziare nel senso di eliminare,un ottimo motivo ci puo essere,e cioè quello di uccidere una persona per evitare che essa ne uccida molte molte altre.
Per fare questo basta il carcere a vita, non c'è bisogno dell'omicidio.


No, erano proprio pochi margini: senza l'uccisione di Mussolini non sarebbe mai caduto il fascismo (vedi Repubblica di Salò), nonostante la guerra fosse sul finire.
Bisognava togliere l'unico simbolo rimasto al regime.
Non è vero, il fascismo era finito ben prima della morte di Mussolini, la Repubblica di Salò era un orribile "scherzo" già quando fu fondata, figuriamoci con Mussolini in carcere e Hitler morto, Salò esisteva finchè Hitler la sovvenzionava, il fascismo come fenomeno di massa allora era già finito.


E' ben diverso dal caso di Saddam che ormai rappresentava solo se stesso e che anzi, con la sua morte ha ripreso a rappresentare qualcosa per i sunniti.
Tutta stà diversità io la vedo in modo diverso Saddam è stato dittatore del paese fino al giorno prima della sua cattura, cosa che non fu per Mussolini, costretto alla Repubblica di Salò.

MaD
10-01-2007, 09:08
il popolo aveva voluto il fascismo(e non negatelo)....e il popolo alla fine lo rinnegò).
Ma cosa stai dicendo? Rileggiti l'ascesa al potere del fascismo, dalla marcia di 4 gatti su Roma con Vittorio Emanuele III che da' l'incarico di formare il governo a una minoranza risicata (35 seggi in parlamento), le elezioni in cui ti spiavano dentro la cabina elettorale, l'uccisione di Matteotti che aveva denunciato brogli in parlamento.

Mi sa che tu sei disinformato su parecchie cose, amico mio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini#Il_Fascismo_e_la_.22marcia_su_Rom a.22


edit: Cronaca di come 30000 persone effettuarono un colpo di stato... solo in Italia puo' succedere:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_su_Roma

EDS328
10-01-2007, 14:46
ti faccio notare che gran parte della gente,fino a prima dell'inizio della guerra(1940 quindi),era d'ccordo con il regime.

Straquoto... e poi ricordiamo che ha migliorato alla grande l'economia dell'italia e la bonifica DI CERTE zone che prima erano a rischio :up:

MaD
10-01-2007, 14:49
Infatti erano tutti felici, soprattutto quelli che erano stati uccisi, esiliati o purgati dagli squadristi fascisti o gli ebrei mandati a morire nei campi di concentramento.

EDS328
10-01-2007, 14:49
Ricorda che Trieste è stato protettorato Inglese fino al '54, anno in cui è stato ridata all'Italia e tutto perchè l'est europeo stava cadendo sempre più sotto il controllo comunista.

e con quanti morti per la pulizia etnica da parte di tito :mad: :mad:

macedone
10-01-2007, 14:56
Infatti erano tutti felici, soprattutto quelli che erano stati uccisi, esiliati o purgati dagli squadristi fascisti o gli ebrei mandati a morire nei campi di concentramento.
Solo pochi imbecilli totalitari al mondo ritengono, ancora nel 2007, che le dittature siano una possibile soluzione, c'è qualcuno che addirittura avalla il regime di Castro, che non è molto diverso dal fascismo; il difetto che molti assolutisti fanno è considerare il movente dell'omicidio come una giustificazione all'omicidio stesso, per anni ed anni molti comunisti hanno ritenuto che uccidere un fascista non era poi un reato così grave, io non concordo con questa visione.

MaD
10-01-2007, 15:24
e con quanti morti per la pulizia etnica da parte di tito :mad: :mad:
Ogni volta ci si dimentica perlomeno di meta' problema... e' stata l'Italia a invadere la Jugoslavia e non viceversa; sono stati gli italiani i primi a infoibare la minoranza slava nel Carso (i primi per modo di dire visto che c'e' sempre stata guerra fra le due etnie); non e' che un giorno Tito si e' svegliato e ha deciso di attaccare le citta' italiane... e' molto piu' vero il contrario.

Detto questo, qualsiasi uccisione di civili in guerra e' da condannare ma e' molto triste fare di quegli eventi uno strumento di lotta politica trascurando sempre il motivo scatenante.

MaD
10-01-2007, 15:26
il difetto che molti assolutisti fanno è considerare il movente dell'omicidio come una giustificazione all'omicidio stesso, per anni ed anni molti comunisti hanno ritenuto che uccidere un fascista non era poi un reato così grave, io non concordo con questa visione.

Qui si torna a quello che ho detto nell'altro thread sui terroristi: cercare di capire i motivi di un evento non significa giustificarlo... significa cercare di evitare che capiti di nuovo.
Quindi per me tutti quelli che vanno piu' a fondo del semplice "l'omicidio e' sbagliato" e cercano di capire le cause scatenanti sono solo da lodare.

slaine
10-01-2007, 15:47
e poi ricordiamo che ha migliorato alla grande l'economia dell'italia:
:suspi: sei sicuro?
per la bonifica direi che non c'è dubbio, ma sullo stato dell'economia in generale non mi pare proprio...potrei sbagliare ma mi pare che l'economia era stato "gonfiata" grazie a dei trucchi monetari stile Argentina degli anni '90...

macedone
10-01-2007, 15:53
Qui si torna a quello che ho detto nell'altro thread sui terroristi: cercare di capire i motivi di un evento non significa giustificarlo... significa cercare di evitare che capiti di nuovo.
Quindi per me tutti quelli che vanno piu' a fondo del semplice "l'omicidio e' sbagliato" e cercano di capire le cause scatenanti sono solo da lodare.
Proprio perchè distinguo tra motivazione e giustificazione ritengo quell'atto ingiustificato, ingiustificabile e quindi vergognoso.

Chi poi usa il motivo come arma giustificazionista è perchè deve mettere in pace la propria coscenza "pura senza macchia e senza paura" quando và a votare nel seggio o quando deve esprimere un'opinione, ma questo è un problema che non mi rigurda direttamente.

Infatti nel post che hai citato l'ho anche srcitto a chiare lettere... :suspi:

:)


il difetto che molti assolutisti fanno è considerare il movente dell'omicidio come una giustificazione all'omicidio stesso, per anni ed anni molti comunisti hanno ritenuto che uccidere un fascista non era poi un reato così grave, io non concordo con questa visione.

marcejap
10-01-2007, 15:54
Potendo scegliere era meglio mandarlo a S.Elena come Napoleone.
Purtroppo si era ancora in guerra e non c'erano molti margini di scelta...


Erano gli italiani di allora ad essere diversi. Dopo vent'anni di dittatura imposta col manganello ed una guerra mondiale, erano diventati tutti estremamente violenti e brutali. Come gli iracheni di oggi.

macedone
10-01-2007, 16:03
Erano gli italiani di allora ad essere diversi. Dopo vent'anni di dittatura imposta col manganello ed una guerra mondiale, erano diventati tutti estremamente violenti e brutali. Come gli iracheni di oggi.
Quindi se i figli o i nipoti di Mussolini avessero ucciso i partigiani o i cittadini che avevano sputato sul cadavere del padre o dello zio, non avrebbero avuto tutti i torti? Oppure se avessero fatto lo stesso i parenti della Petacci?

O è prerogativa di qualcuno, piuttosto che di altri, uccidere per "buona motivazione"?

marcejap
10-01-2007, 16:08
Quindi se i figli o i nipoti di Mussolini avessero ucciso i partigiani o i cittadini che avevano sputato sul cadavere del padre o dello zio, non avrebbero avuto tutti i torti? O ppure se avessero fatto lo stesso i parenti della Petacci?

O è prerogativa di qualcuno, piuttosto che di altri, uccidere per "buona motivazione"?


Non è una giustificazione, è un dato di fatto, punto. Noi mica ci stupiamo di una pistola che spara; è stata creata per sparare.

Allo stesso modo, se il giorno dopo piazzale Loreto figli o nipoti del duce avessero ucciso partigiani o cittadini protagonisti di quel fatto non è che ci si sarebbe stupiti. Persone violente, avvezze alla violenza, reagiscono con violenza.

E' quando queste cose avvengono ai giorni nostri che ci stupiamo. Rimaniamo sbigottiti per un 40enne che taglia la gola a 4 persone (tra cui un bimbo di 2 anni) come successo ad Erba, o per l'impiccagione di Saddam. Perchè non siamo abituati a quella brutalità.

Dampyr
10-01-2007, 16:15
un 40enne che taglia la gola a 4 persone (tra cui un bimbo di 2 anni) come successo ad Erba.
non è stato dimostrato niente ancora, aspettiamo prima di lanciarci in accuse che esulano dal discorso...

macedone
10-01-2007, 17:05
Non è una giustificazione, è un dato di fatto, punto. Noi mica ci stupiamo di una pistola che spara; è stata creata per sparare.
Io invece mi stupisco, perrchè non mi risulta che una pistola spari da sola... almeno non ancora... :asd:


Allo stesso modo, se il giorno dopo piazzale Loreto figli o nipoti del duce avessero ucciso partigiani o cittadini protagonisti di quel fatto non è che ci si sarebbe stupiti. Persone violente, avvezze alla violenza, reagiscono con violenza.
Quindi questo vuol dire che parte del popolo aveva la stessa violenza che il regime rappresentava?


E' quando queste cose avvengono ai giorni nostri che ci stupiamo. Rimaniamo sbigottiti per un 40enne che taglia la gola a 4 persone (tra cui un bimbo di 2 anni) come successo ad Erba, o per l'impiccagione di Saddam. Perchè non siamo abituati a quella brutalità.
Veramente noi viviamo in un mondo estremamente brutale... A me sembra... Meglio del passato certamente, ma comunque ancora estremamente brutale... :sisi:

Flavio Ezio
10-01-2007, 17:37
Per fare questo basta il carcere a vita, non c'è bisogno dell'omicidio.




mi stavo riferendo a dittatori.... ad esempio,il grandissimo generale Claus Von Stauffemberg,che accortosi della follia di hitler,congiurò contro di lui.se l'avesse ucciso,ci saremmo risparmiate molte cose....intendevo,quindi,omicidi di questo tipo.

Flavio Ezio
10-01-2007, 17:43
Ma cosa stai dicendo? Rileggiti l'ascesa al potere del fascismo, dalla marcia di 4 gatti su Roma con Vittorio Emanuele III che da' l'incarico di formare il governo a una minoranza risicata (35 seggi in parlamento), le elezioni in cui ti spiavano dentro la cabina elettorale, l'uccisione di Matteotti che aveva denunciato brogli in parlamento.

Mi sa che tu sei disinformato su parecchie cose, amico mio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini#Il_Fascismo_e_la_.22marcia_su_Rom a.22


edit: Cronaca di come 30000 persone effettuarono un colpo di stato... solo in Italia puo' succedere:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_su_Roma

tutte queste cose le so gia....come anche so che dopo l'ascesa del fascismo la gente lo salutò con gioia,poiche si riproponeva di portare l'ordine in un difficilissim periodo.come al solito,non vi riuscite a calare nella mentalità di quell'epoca.dopo la presa del potere,fu tutto piu facile per loro,e la gente cominciò ad abituarsi.e poi è il classico:il fascismo è al potere?viva il fascismo!
il fascismo è caduto?tutti a festeggiare.ste cose le dovresti sapere anche te.

MaD
10-01-2007, 18:59
Molto strano allora che non ci fosse liberta' di parola, di stampa e che gli oppositori venissero purgati, bastonati, imprigionati, esiliati o uccisi a seconda del caso.
Da come la racconti tu era un paradiso terrestre e tutti lo amavano.

Se la maggioranza era favorevole allora una manifestazione della minoranza non doveva impensierire o no? Libere elezioni idem, visto che tanto avrebbero vinto o no? Lo stesso per un po' di critica dalla stampa?

Flavio Ezio
10-01-2007, 19:07
Molto strano allora che non ci fosse liberta' di parola, di stampa e che gli oppositori venissero purgati, bastonati, imprigionati, esiliati o uccisi a seconda del caso.
Da come la racconti tu era un paradiso terrestre e tutti lo amavano.

Se la maggioranza era favorevole allora una manifestazione della minoranza non doveva impensierire o no? Libere elezioni idem, visto che tanto avrebbero vinto o no? Lo stesso per un po' di critica dalla stampa?

vedi,mi sembri un tantino precipitoso nelle tue conclusioni.
non ho mai detto che era un paradiso terrestre e che tutti lo amavano,ho semplicemente detto che la maggior parte della gente,dopo la presa del potere fascista,semplicemente prese atto della sitazione,e magari sperava che essa avrebbe portato positive novità all'interno del dilaniato stato italiano.
se veramente la popolazione fosse stata contraria,avrebbe cercato di lottare,come fecero quei coraggiosi uomini che furono anche esiliati per le loro idee anti-fasciste.
il menefreghismo della popolazione è il peggiore dei mali.si adattano a chi li governa.e quei pochi che si ribellano,senza un valido aiuto,sono destinati a soccombere.ed è cio che successe in Italia fino al 1940.

MaD
10-01-2007, 19:46
Quindi secondo te la maggior parte degli Iracheni era a favore di Saddam visto che non lottava? Idem la maggior parte dei sovietici ai tempi di Stalin, ecc.ecc.

Ti rendi conto da solo di cosa stai dicendo o te lo devo spiegare tramite altri esempi?

Flavio Ezio
10-01-2007, 19:59
Quindi secondo te la maggior parte degli Iracheni era a favore di Saddam visto che non lottava? Idem la maggior parte dei sovietici ai tempi di Stalin, ecc.ecc.

Ti rendi conto da solo di cosa stai dicendo o te lo devo spiegare tramite altri esempi?


si,caro,proprio cosi,e ti correggo:forse non a favore,ma tollerante della situazione.perche chi non tollera,lotta.
la verità è che la maggior parte del popolo se ne frega di chi gli leva la libertà:basta che non facciano loro 'danni',e va tutto bene.
comunque guarda che non me lo sono certo inventato io la questione del popolo in qualche modo consenziente(penso sia la parola perfetta) alla dittatura fascista:se vuoi,ti trovo e posto materiale.

MaD
10-01-2007, 21:04
Gia' stai cambiando le carte in tavola.
E' ovvio che la maggior parte delle persone non puo' (che e' diverso da non vuole) partecipare ad una lotta armata, perche' per liberarsi del fascismo c'e' voluta una guerra civile.
Ma questo non significa ne' essere a favore del regime, ne' tollerarlo... significa essere impotenti di fronte ad un'organizzazione che dei normali cittadini non possono avere.
Altrimenti non si spiegherebbe come i dittatori riescano a restare al potere per anni e anni? Pensi che lo facciano col favore del popolo? Non scherziamo... lo fanno con la repressione, anche armata se necessario.

Flavio Ezio
10-01-2007, 21:41
Gia' stai cambiando le carte in tavola.
E' ovvio che la maggior parte delle persone non puo' (che e' diverso da non vuole) partecipare ad una lotta armata, perche' per liberarsi del fascismo c'e' voluta una guerra civile.
Ma questo non significa ne' essere a favore del regime, ne' tollerarlo... significa essere impotenti di fronte ad un'organizzazione che dei normali cittadini non possono avere.
Altrimenti non si spiegherebbe come i dittatori riescano a restare al potere per anni e anni? Pensi che lo facciano col favore del popolo? Non scherziamo... lo fanno con la repressione, anche armata se necessario.

io non ho cambiato le carte in tavola.e lo ribadisco:la popolazione approvava o 'constatava'il fascismo.se non fosse stato cosi,le cose sarebbero andate diversamente.
il bello è che le pagine di wikipedia che mi hai postato(che manco ho letto,perche so di cosa parlo e il periodo storico)confermano le mie parole....vuoi leggere da solo o ti devo postare io?
a,e leggi pure qua:http://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo
a metà piu o meno,dove c'è un paragrafo illuminante.
Inutile negarlo,il fascismo,approfittando della situazione generale e del vuoto di potere,si accattivò gran parte del popolo.

MaD
10-01-2007, 22:41
A meta' piu' o meno dove?
Illuminami...

Io leggo: "Di fronte all'avanzata di milizie fasciste mal armate e guidate su Roma, il Re Vittorio Emanuele III di Savoia, preferendo evitare ogni spargimento di sangue decise di affidare l'incarico di Presidente del Consiglio a Mussolini, che in quel momento aveva in Parlamento non più di 22 deputati."

"Nel luglio 1923 venne approvata una nuova legge elettorale maggioritaria, che assegnava due terzi dei seggi alla coalizione che avesse ottenuto almeno il 25% dei suffragi, regola puntualmente applicata nelle elezioni del 6 aprile 1924, nelle quali il “listone fascista” ottenne uno straordinario successo, agevolato anche dai brogli, dalle violenze e dalle intimidazioni contro gli oppositori.

L'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, che aveva chiesto l'annullamento delle elezioni per le irregolarità commesse, provocò una momentanea crisi del governo Mussolini."

Subito dopo ci fu la soppressione di tutte le liberta' e quindi e' difficile dire cosa pensassero i cittadini.

Dampyr
10-01-2007, 22:53
Penso intendesse questo:
"La maggioranza degli italiani, soprattutto nei ceti medio-alti ma anche quel mondo agricolo vicino al Partito Popolare, trovò un modus vivendi con la nuova situazione, vedendo forse in Mussolini un baluardo contro il materialismo e il socialismo e soprattutto contro il disordine economico successivo alla guerra '15-18: da parte sua, il fascismo italiano non esercitò mai una grande opera di indottrinamento della popolazione come quella intrapresa dal nazismo in Germania, ma piuttosto, come il franchismo spagnolo, si limitò nella maggior parte dei casi ad esigere solo una partecipazione di facciata."

P.S. Aggiorna la firma, Homerjay non è più GM :p

Flavio Ezio
10-01-2007, 22:54
A meta' piu' o meno dove?
Illuminami...



by wikipedia.
'Consenso e propaganda

La maggioranza degli italiani, soprattutto nei ceti medio-alti ma anche quel mondo agricolo vicino al Partito Popolare, trovò un modus vivendi con la nuova situazione, vedendo forse in Mussolini un baluardo contro il materialismo e il socialismo e soprattutto contro il disordine economico successivo alla guerra '15-18: da parte sua, il fascismo italiano non esercitò mai una grande opera di indottrinamento della popolazione come quella intrapresa dal nazismo in Germania, ma piuttosto, come il franchismo spagnolo, si limitò nella maggior parte dei casi ad esigere solo una partecipazione di facciata.

Tale situazione venne favorita dal riavvicinamento con la Chiesa Cattolica, che culminò nel Concordato dell'11 febbraio 1929, con cui si chiudeva l'annosa questione dei rapporti tra Stato e Chiesa aperta nel 1870 dalla Breccia di Porta Pia e che restituiva al cattolicesimo il ruolo di religione di Stato.
Inoltre è proprio a questo periodo che risalgono i notevoli risultati del regime nel campo dei lavori pubblici e delle politiche sociali, che giovarono al regime stesso altissimi consensi: sono gli anni, infatti, della bonifica delle paludi pontine e dell'appoderamento delle vaste aree del latifondo paludoso-malarico a favore delle famiglie degli strati più indigenti tra gli ex combattenti del primo conflitto mondiale, gli anni che danno inizio alla politica delle bonificazioni e delle fondazioni delle "città nuove" rurali che, oltre al consenso popolare, donarono un'ampia visibilità internazionale al regime.'

e poi questo,preso direttamente dal sito che mi avevi linkato tu prima:
'L'affermazione del regime

Nonostante l'instaurazione d'un regime dittatoriale, Mussolini seppe conservare e accrescere a dismisura la sua popolarità reprimendo ogni forma attiva di dissenso (tramite l'OVRA, il confino e il Tribunale Speciale), ricorrendo all'organizzazione ed all'irreggimentazione delle masse, chiamate di continuo a partecipare ad iniziative di varia natura, grazie alla propria personalità carismatica (come testimoniano i discorsi tenuti di fronte a "folle oceaniche"), grazie all'appoggio di intellettuali di spicco (D'Annunzio, Sironi, i futuristi, Gentile, Marconi, Ungaretti,...) ed uomini di grandi capacità di governo (Federzoni,...), risolvendo molti problemi sociali (la questione romana, il "sabato fascista",...) ed economici (il sistema pensionistico, la previdenza sociale, la svalutazione della lira, la battaglia del grano, la disoccupazione, in gran parte risolta grazie alla bonifica di numerose paludi e alla conseguente fondazione nei siti bonificati di più di cento tra città e villaggi,... ), grazie allo sviluppo di sanità (battaglia della malaria,...) e istruzione (fondò varie università tra cui quella di Roma e Bari,...), grazie a un consapevole e rivoluzionario utilizzo e sviluppo (fondò Cinecittà e promosse le prime edizioni della Mostra del Cinema di Venezia, la prima al mondo di questo genere) dei nuovi mezzi di comunicazione (radio, cinema,...) ed al perseguimento di una politica di potenza che mirava a fare dell'Italia un paese temuto e rispettato, intento che trovò in gran parte realizzazione (come dimostrano la crisi di Corfù del 1923, la politica coloniale italiana, il ruolo ricoperto dall'italia per i patti di Locarno, Monaco e Stresa,...) e che fu visto con favore dalla maggioranza degli italiani. L'attività del duce trovò non solo grande consenso in patria, ma suscitò apprezzamenti all'estero soprattutto nei paesi anglo-sassoni ed in Germania (Hitler lo considerò il suo "maestro"): Winston Churchill lo definì "il più grande legislatore vivente" nel 1926 e "un grande uomo" ancora nel 1940, il papa lo chiamò "l'uomo della provvidenza" nel 1929, molti in Europa lo chiamarono "il salvatore della pace" nel 1933, lo stesso Franklin Delano Roosevelt gli risevò commenti lusinghieri,... La popolarità del "duce supremo", dovuta ai motivi sopra citati, trova probabilmente la sua origine storica nella frustrazione del popolo italiano nei confronti dello stato liberale per via delle condizioni di pace, ritenute dai più sfavorevoli, che l'Italia, paese vincitore, aveva dovuto accettare alla fine della I Guerra Mondiale, nonostante i sacrifici enormi che il suddetto stato aveva imposto ai cittadini.
Non a caso, Gabriele D'Annunzio parlò di "vittoria mutilata": l'Italia guadagnò territorialmente solo parte di ciò che le era stato promesso e ciò, unito al generale malcontento post-bellico e alla terribile crisi economica dell'immediato dopoguerra che colpì soprattutto i più poveri (i piccolo-medio borghesi, gli operai e i contadini), fece nascere in molti il desiderio di avere un governo forte, seppur autoritario, che riuscisse a traghettare la penisola verso un'epoca di benessere ritrovato e di un grande statista che sapesse tenere le redini in un Paese sempre più alla deriva, specie in seguito alle rivolte operaie avvenute durante il biennio rosso.'

non penso ci siano piu dubbi.

MaD
10-01-2007, 23:31
Ah. C'e' il piccolo problema del fatto che le fonti di quelle impressioni sono fasciste: come c'e' scritto nella prima riga ogni dissenso fu represso e quindi rimangono solo i consensi.
Se aveva tutto quel consenso mi pare strano che abbia fatto la fine che ha fatto: fra l'altro la maggior parte degli intellettuali lo abbandono' ben presto (c'e' una parte su wikipedia dedicata ai rapporti con D'Annunzio, che Mussolini abbindolo' per bene...).

Comunque ognuno e' libero di credere quel che vuole... come ho detto, in presenza di un consenso si cerca di stimolare la produzione di opere, non si pone una cortina su ogni rappresentazione di idee. ;)

Flavio Ezio
10-01-2007, 23:49
Ah. C'e' il piccolo problema del fatto che le fonti di quelle impressioni sono fasciste: come c'e' scritto nella prima riga ogni dissenso fu represso e quindi rimangono solo i consensi.
Se aveva tutto quel consenso mi pare strano che abbia fatto la fine che ha fatto: fra l'altro la maggior parte degli intellettuali lo abbandono' ben presto (c'e' una parte su wikipedia dedicata ai rapporti con D'Annunzio, che Mussolini abbindolo' per bene...).

Comunque ognuno e' libero di credere quel che vuole... come ho detto, in presenza di un consenso si cerca di stimolare la produzione di opere, non si pone una cortina su ogni rappresentazione di idee. ;)

senti,o io parlo arabo,o tu stai cercando di aggrapparti continuamente sugli specchi.ha fatto la fine che ha fatto perche sostanzialmente si rovinò dal 1938 in poi,con l'alleanza con la Germania e con la successiva guerra:tutte cose che ho gia scritto.Wikipedia,e io se vuoi posso trovare infinite fonti che lo confermano,non fa altro che confermare cio che ti ho detto e che tu ritenevi impossibile,e cioè che la maggior parte della gente all'inizio appoggiò,approvò o sopportò la dittatura fascista.Che era una dittatura,quindi come tutte le dittature totalitarie non capisco come sia possibile pensare che non soppresse le libertà di stampa e di parole contro-regime.
ovviamente Mussolini fu un abilissimo manovratore di genti,e la gente ci cascò,e Mussolini nel corso del tempo diede a questa gente in pasto sempre nuove cose pro-regime,e molte anche false,e la gente continuò a cascarci.
certo,ognuno è libero di credere quello che vuole,ma cosi facendo non ti insospettire se la gente ti guarda strano perche dici che la terra è piatta...:rolleyes:

Dr_Velvet
11-01-2007, 00:38
consigli per la lettura(anche se credo che per molti non sia una novità...)
"SOCIALISMO E FASCISMO
l'Ordine Nuovo 1921-1922"
di Antonio Gramsci.

non mi sto mettendo a fare il professorino(anche volendo nn sarei nemmeno in grado di farlo).Ho semplicemente letto i vostri discorsi e mi sono ricordato di questa raccolta di articoli.A parte le conclusioni discutibili ,c'è una interessantissima lettura di ciò che era l'Italia in quel periodo.
Ho concluso,scusate l'interruzione :-o

marcejap
11-01-2007, 07:38
Veramente noi viviamo in un mondo estremamente brutale... A me sembra... Meglio del passato certamente, ma comunque ancora estremamente brutale... :sisi:


Viviamo in Italia, non in Iraq od un paese africano. Sono 60 anni che non ci sono guerre qui; o,l nelgi anni '60 e '70 sinistra e destra estreme si combattevano, poi si ebbero brigatisti e falange armata, oggi ci sono le risse tra ultras negli stadi... ma non ci sono milizie irregolari armate che vanno a giro per il paese fucilando i civili come accadeva nel '43-'45.

francamdar
11-01-2007, 08:47
consigli per la lettura(anche se credo che per molti non sia una novità...)
"SOCIALISMO E FASCISMO
l'Ordine Nuovo 1921-1922"
di Antonio Gramsci.

non mi sto mettendo a fare il professorino(anche volendo nn sarei nemmeno in grado di farlo).Ho semplicemente letto i vostri discorsi e mi sono ricordato di questa raccolta di articoli.A parte le conclusioni discutibili ,c'è una interessantissima lettura di ciò che era l'Italia in quel periodo.
Ho concluso,scusate l'interruzione :-o
aggiungerei anche gli scritti di gobetti (la rivoluzione liberale inclusa)

MaD
11-01-2007, 09:31
senti,o io parlo arabo,o tu stai cercando di aggrapparti continuamente sugli specchi.ha fatto la fine che ha fatto perche sostanzialmente si rovinò dal 1938 in poi,con l'alleanza con la Germania e con la successiva guerra:tutte cose che ho gia scritto.Wikipedia,e io se vuoi posso trovare infinite fonti che lo confermano,non fa altro che confermare cio che ti ho detto e che tu ritenevi impossibile,e cioè che la maggior parte della gente all'inizio appoggiò,approvò o sopportò la dittatura fascista.

Forse sono io che parlo arabo: stai facendo di tutta l'erba un fascio se mi dici "approvo'","appoggio'" e "sopporto'"... certo che la sopportarono, non potevano farci niente ma e' ben diverso dall'appoggiare.
Quello che e' certo e' che prima della dittatura, cioe' prima della soppressione delle liberta' i fascisti erano minoranza; in guerra i fascisti erano minoranza; ora, o la loro popolarita' e' cresciuta in mezzo oppure il fatto che la stampa era controllata dal regime c'entra qualcosa con il supposto seguito che tu sostieni avessero.
E il periodo che considero io non c'entra niente con la guerra.


Che era una dittatura,quindi come tutte le dittature totalitarie non capisco come sia possibile pensare che non soppresse le libertà di stampa e di parole contro-regime.
Ma se secondo te aveva il consenso dei cittadini perche' mai avrebbe dovuto sopprimere la liberta' di manifestare questo consenso? Non ti pare un controsenso (bella rima :p)?
Prova a ragionare con la tua testa e dammi una risposta perche' io non ne vedo il motivo...

smargiasassi
11-01-2007, 11:03
i miei nonni mi raccontavano che nel loro paesino delle marche prima della guerra c era UN tizio che chiamavano "il fascista" e che tutti evitavano. gli altri facevano buon viso a cattivo gioco e non approvavano il regime!
questo è un campione della nazione, non vuol essere la verità generalizzata, ma sicuramente non sarà stato un caso isolato.

macedone
11-01-2007, 11:14
Viviamo in Italia, non in Iraq od un paese africano. Sono 60 anni che non ci sono guerre qui; o,l nelgi anni '60 e '70 sinistra e destra estreme si combattevano, poi si ebbero brigatisti e falange armata, oggi ci sono le risse tra ultras negli stadi... ma non ci sono milizie irregolari armate che vanno a giro per il paese fucilando i civili come accadeva nel '43-'45.
A Napoli si, anche se non c'è una vera e propria fucilazione... Che non ci siano guerre civili, non vuol dire che il paese sia "civile". Con questo non voglio certo dire che era meglio prima, assolutamente no, ma la brutalità c'è ancora eccome. L'uomo è capace di grandi cose e di orrendi massacri, per questo la cultura è una condizione senza la quale la "civiltà", intesa nel senso ampio del termine, è impossibile.

Il fascismo era tollerato da chiunque avesse un pezzo di terra, detto questo una dittatura è una dittatura, quindi per me rimane inaccettabile, quella comunista come quella fascista come quella nazista...

Che poi il regime fascista non abbia sterminato fisicamente i propri oppositori, come hanno fatto tutti gli altri regimi, questo non vuol dire che fosse un regime "benevolo"...

MaD
11-01-2007, 11:44
Che poi il regime fascista non abbia sterminato fisicamente i propri oppositori, come hanno fatto tutti gli altri regimi, questo non vuol dire che fosse un regime "benevolo"...

Ah no? Vallo a dire a Matteotti e Gramsci che sono quelli che si sono esposti pubblicamente...

Aethiss
11-01-2007, 11:55
Che poi il regime fascista non abbia sterminato fisicamente i propri oppositori, come hanno fatto tutti gli altri regimi, questo non vuol dire che fosse un regime "benevolo"...

Spero tu stia scherzando .. :confused:

macedone
11-01-2007, 11:58
Ah no? Vallo a dire a Matteotti e Gramsci che sono quelli che si sono esposti pubblicamente...
Guarda che Gramsci fu messo a confino... Il che fu comunque una vergonga assoluta data la grandezza dell'uomo in questione...

Hitler e Stalin uccisero fisicamente tutti gli oppositori politici, tutti.

Ma ripeto questo è un dato di fatto che non significa che il fascismo sia stato un "benevolo" rispetto ad altri.

http://it.wikipedia.org/wiki/Grandi_purghe
http://it.wikipedia.org/wiki/Notte_dei_lunghi_coltelli

MaD
11-01-2007, 12:13
Guarda che Gramsci fu messo a confino... Il che fu comunque una vergonga assoluta data la grandezza dell'uomo in questione...
Guarda che Gramsci fu messo in galera e fatto morire in galera (fu liberato poco tempo prima della morte, quando le sue condizioni di salute erano gravissime).

macedone
11-01-2007, 12:22
Guarda che Gramsci fu messo in galera e fatto morire in galera (fu liberato poco tempo prima della morte, quando le sue condizioni di salute erano gravissime).
Assolutamente si, e ripeto non cerco giustificazioni a nessun regime, dico solo che come ti ho mostrato dai link wiki, negli altri regimi non fu risparmiato nessuno.

Poi Gramsci è un uomo immenso, ho sia i quaderni dal carcere ( che non finirò mai di leggere perchè sono 4 tomi enormi...) e alcune lettere dal carcere, e per nessun motivo giustificherei ciò che gli è stato fatto ignobilmente.

Ma ripeto MaD è una constatazione di fatto, ho chiarito io per primo che non intendo avallare in nessun modo il regime fascista; come anche i regimi che a tutt'oggi ci sono nel mondo e ai quali qualche esponente politico pensa bene di fare riferimento...

Flavio Ezio
11-01-2007, 14:38
Forse sono io che parlo arabo: stai facendo di tutta l'erba un fascio se mi dici "approvo'","appoggio'" e "sopporto'"... certo che la sopportarono, non potevano farci niente ma e' ben diverso dall'appoggiare.

c'è chi approvò e c'è chi constatò semplicemente la situazione....wikipedia lo dice,perche non leggi ogni tanto?
[/QUOTE]Quello che e' certo e' che prima della dittatura, cioe' prima della soppressione delle liberta' i fascisti erano minoranza; in guerra i fascisti erano minoranza; ora, o la loro popolarita' e' cresciuta in mezzo oppure il fatto che la stampa era controllata dal regime c'entra qualcosa con il supposto seguito che tu sostieni avessero.[/QUOTE]

ok,ci sei arrivato,si sono accattivati la popolazione.e questo è un dato di fatto,la stampa ovviamente era controllata e metteva in risalto solo le qualità e nascondeva gli errori e gli orrori del fascio.
[/QUOTE]

E il periodo che considero io non c'entra niente con la guerra.[/QUOTE]
appunto,la guerra fu colei che fece cadere il fascismo.
[/QUOTE]


Ma se secondo te aveva il consenso dei cittadini perche' mai avrebbe dovuto sopprimere la liberta' di manifestare questo consenso? Non ti pare un controsenso (bella rima :p)?
Prova a ragionare con la tua testa e dammi una risposta perche' io non ne vedo il motivo...[/QUOTE]

allora si vede che non sei minimamente informato su come funzionò un regime dittatoriale come quello fascista.buona parte della popolazione,come detto,approvava o sopportava...ma c'erano anche i dissidenti,ed essi erano la vera minaccia per i fascisti,dissidenti che potevano in qualche modo svegliare la gente'ipnotizzata'...e come si fa quindi a promuovere una sola immagine positiva del regime?propaganda e fine della libertà di stampa.
non riesco a capire cosa ti sfugge.....

Flavio Ezio
11-01-2007, 14:44
Assolutamente si, e ripeto non cerco giustificazioni a nessun regime, dico solo che come ti ho mostrato dai link wiki, negli altri regimi non fu risparmiato nessuno.




mi sembra inutile continuare a parlare,lui non riconosce la validità della fonte wikipedia.....