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robiuan
13-04-2007, 13:10
Una pattuglia di vigili urbani di Milano è stata aggredita da un gruppo di commercianti cinesi. Il motivo dell'aggressione sarebbe stata una multa per divieto di sosta da 40 euro notificata a una donna. A dare man forte ai commercianti nell'aggressione sono arrivati poi 300 connazionali. Il bilancio dei tafferugli è di 5 feriti e 20 contusi. Il fatto è avvenuto in via Paolo Sarpi, considerata la Chinatown della città.


I casi più seri, e che comunque non dovrebbero essere gravi, riguardano 5 giovani cinesi che sono stati portati dal 118 agli ospedali Fatebenefratelli e Niguarda. Contusi 4 agenti della polizia intervenuti per calmare gli animi e 14 vigili, uno dei quali ha riportato una frattura alla mano destra.

Il reparto celere è intervenuto con una carica di alleggerimento per consentire il recupero di un'auto di servizio dei vigili urbani circondata da oltre trecento immigrati, tra i quali molte donne e bambini. La pattuglia di vigili è stata aggredita in tarda mattinata mentre stava notificando una multa da 40 euro ad una macchina in doppia fila.

La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, un primo momento di tensione si era già registrato in via Niccolini angolo via Bruno, la reazione contro la pattuglia dei vigili accusata dagli immigrati cinesi di aver malmenato una donna con un bambino dopo averle contestato la multa per parcheggio in doppia fila. Alcuni testimoni riferiscono che la pattuglia avrebbe cercato di far salire la donna insieme al bambino sull'auto di servizio dopo che questa aveva opposto resistenza. A questo punto l'auto di servizio, con tre funzionari all'interno e al quale hanno dato rinforzo altri agenti presenti in zona è stata circondata da circa trecento persone.

Rapidamente le strade del quartiere si sono riempite di altri immigrati che hanno cominciato ad inveire e a gridare contro le forze di polizia che sono rapidamente giunte sul posto. Dopo la carica di alleggerimento della celere l'auto dei vigili è stata recuperata. Testimoni riferiscono di due auto ribaltate, mentre un funzionario di polizia ha confermato il ferimento di un agente.

Durante gli scontri sono state viste sventolare diverse bandiere della Repubblica Popolare cinese e anche una bandiera italiana sventolata sempre da un immigrato.
EBBENE SI...IN ITALIA SIAMO OSPITI IN CASA NOSTRA...

Sexyalba
13-04-2007, 13:18
EBBENE SI...IN ITALIA SIAMO OSPITI IN CASA NOSTRA...
Dipende sempre da chi ha effettivamente colpa, cioè se donna+bambino hanno aggredito o sono stati aggrediti..

Pericle
13-04-2007, 13:22
Tra l'altro un gruppo di ragazzi alla fine ha pure pestato a sangue un connazionale (finito in prognosi riservata) che criticava i manifestanti.
Vivo a Milano e posso dire che in quel quartiere siamo noi gli stranieri, con buona pace di chi predica l'integrazione.
Ormai lì rimangono solo italiani anziani che denunciano da tempo l'invivibilità di quelle strade: entrando nei negozi si ritrovano commessi che non parlano l'italiano.

Poche balle, i cinesi ci sono in tutta la città, ma quelli che vivono in Paolo Sarpi e vicinanze sono quasi tutti vittime o carnefici di un ghetto creato e gestito con orrore da loro (ricatti, pizzi, delinquenza giovanile).
Giusto che le forze dell'ordine intervengano.

Pericle
13-04-2007, 13:23
Dipende sempre da chi ha effettivamente colpa, cioè se donna+bambino hanno aggredito o sono stati aggrediti..

Discorso semplicissimo: resistenza a pubblico ufficiale che forza la donna a seguirlo --> intervento della folla.
Questi sono i fatti, il resto sono strumentalizzazioni da una parte o dall'altra.

francamdar
13-04-2007, 13:25
EBBENE SI...IN ITALIA SIAMO OSPITI IN CASA NOSTRA...


"La picchiavano, ho visto io che la stavano picchiando", racconta Lisa, commerciante cinese che ha assistito al primo episodio. "Picchiavano lei e la bambina piccola, poi l'hanno portata via nella macchina, ce l'hanno spinta dentro a forza". Un altra commerciante, Bao, dice che negli ultimi tre mesi la polizia municipale ha reso la vita impossibile ai cinesi. "Gli italiani che girano con i carrelli non vengono fermati, noi cinesi sì".
Stefania, che ha un bar in via Paolo Sarpi 17, ha raccontato che dal 15 aprile la strada verrà chiusa, e il traffico limitato ai soli bus e alle auto dei residenti, lasciando solo alcune fasce orarie per il carico e lo scarico. "Si tratta di un tentativo non solo di cacciare i cinesi che hanno bisogno di caricare e scaricare la loro merce negli esercizi lungo la strada, ma anche di cacciare via noi italiani rimasti, che abbiamo bar e negozi qui e dobbiamo fare lo stesso". Le fa eco Mario, dal banco del caffé: "Tutta colpa di Vivisarpi, sono loro i veri razzisti, noi con i cinesi andiamo d'accordo, sono di indole tranquilla e non danno problemi. Ma loro di Vivisarpi sono xenofobi". Vivisarpi è un comitato di cittadini nato alcuni anni fa per contrastare la vendita all'ingrosso dei commercianti cinesi e ripristinare la 'legalità e l'ordine' nel quartiere.

na volta disean: "de milàn, col cor in man"
...ghè pù

Pericle
13-04-2007, 13:39
na volta disean: "de milàn, col cor in man"
...ghè pù

Ma la versione opposta e semi-ufficiale dei commercianti italiani e di molti cinesi (!!!) presenti non si racconta, eh?
Non capisco perchè abbia più risalto sta versione detta da 2 persone che è ovviamente una strumentalizzazione di alcuni mezzi d'informazione e di una piccola parte di quella comunità atta ad alzare i toni.. bel Paese di m**da che siamo. :rolleyes:

francamdar
13-04-2007, 13:45
Ma la versione opposta e semi-ufficiale dei commercianti italiani e di molti cinesi (!!!) presenti non si racconta, eh?
quale?

Crash and Burn
13-04-2007, 13:48
io ho imparato francamente che la versione ufficiale è SOLO quella che vedo con i miei occhi e non quella che mi viene raccontata dai giornali e dalle TV ;)

Sexyalba
13-04-2007, 13:55
io ho imparato francamente che la versione ufficiale è SOLO quella che vedo con i miei occhi e non quella che mi viene raccontata dai giornali e dalle TV ;)

Infatti.

Per questo dico che dipende sempre. Perchè alla fine, ogni singola fonte dice la sua. E senza essere stato lì, secondo me è impossibile dire chi abbia "iniziato", o chi avesse ragione.
In questo modo, semplicemente si parla di opinioni personali, che a proposito di un fatto di cronaca c'entrano poco.

Secondo me, eh.. :D

francamdar
13-04-2007, 13:55
io ho imparato francamente che la versione ufficiale è SOLO quella che vedo con i miei occhi e non quella che mi viene raccontata dai giornali e dalle TV ;)
per saperne
allora sarà interessante leggere la discussione dal forum dalla parrocchia della SS. Trinità (http://www.parrocchiatrinita.it/forum/forum.asp?FORUM_ID=10) (la parrocchia di v. p. sarpi) sezione: -attualità e quartiere-

Pericle
13-04-2007, 13:58
Il casino è partito da una multa inflitta ad una commerciante per il mancato rispetto dell'orario di carico e scarico della merce.
La donna cinese ha iniziato ad insultare pesantemente una vigilessa che in un primo momento non ha reagito, poi visto l'insulto perpetrato (pu**ana, va a ca**re.. ecc.. ) scendendo dalla bicicletta le ha chiesto i documenti.
La donna cinese le ha detto che non li aveva e quindi il pubblico ufficiale le ha chiesto di seguirla in centrale, ma lei ha continuato ad offendere pesantemente ed a spintonare fomentata poi dall'intevento di una seconda donna. A questo punto la vigilessa ha chiamato rinforzi, ma le 2 donne si sono fatte sempre più minacciose con insulti e spintoni.
All'arrivo di una volante è scoppiato il caos...

Questa è la versione che sanno tutti , ma che pochi dicono perchè ovviamente non fa odience.

Quello che si racconta maggiormente invece è la versione di un gruppetto di ragazzi presenti che tra l'altro hanno partecipato all'aggressione alla polizia.

Che bello...

Pericle
13-04-2007, 14:00
io ho imparato francamente che la versione ufficiale è SOLO quella che vedo con i miei occhi e non quella che mi viene raccontata dai giornali e dalle TV ;)

S ma io abito lì a 2 passi, eh.. Non ho visto l'inizio, ma conosco la gente che dice certe cose e credo anche alcune facce che hanno partecipato

francamdar
13-04-2007, 14:17
Il casino è partito da una multa inflitta ad una commerciante per il mancato rispetto dell'orario di carico e scarico della merce.
La donna cinese ha iniziato ad insultare pesantemente una vigilessa che in un primo momento non ha reagito, poi visto l'insulto perpetrato (pu**ana, va a ca**re.. ecc.. ) scendendo dalla bicicletta le ha chiesto i documenti.
La donna cinese le ha detto che non li aveva e quindi il pubblico ufficiale le ha chiesto di seguirla in centrale, ma lei ha continuato ad offendere pesantemente ed a spintonare fomentata poi dall'intevento di una seconda donna. A questo punto la vigilessa ha chiamato rinforzi, ma le 2 donne si sono fatte sempre più minacciose con insulti e spintoni.
All'arrivo di una volante è scoppiato il caos...

Questa è la versione che sanno tutti , ma che pochi dicono perchè ovviamente non fa odience.

Quello che si racconta maggiormente invece è la versione di un gruppetto di ragazzi presenti che tra l'altro hanno partecipato all'aggressione alla polizia.

Che bello...

penso ben di peggio sarebbe successo al giambellino, al gallaratese, a quarto oggiaro, a gratosoglio, a baggio e in tanti altri quartieri dormitorio (al ponte lambro la polizia non entra neanche): lì l'intervento della polizia é richiesto da decenni.
vorrei ricordare che più della triade a milano desta proccupazione il fatto che la 'ndrangheta abbia, da tempo, preso in mano il controllo del mercato della cocaina (con annessi problemi di riciclaggio e controllo delle zone interessate), quindi mi sembra che la triade non sia una delle priorità nella lotta al malaffare a milano.

non voglio prendere le parti di nessuno ma dalla mia esperienza questi fatti son sempre figli dell'esasperazione e disperazione.

se la convivenza tra fratelli (anche i cinesi sono nostri fratelli) risulta impossibile, si parla sempre di "un fosso con due sponde"!
(per dire che in questi casi le colpe non sono mai di uno solo)

edit:
questo se si vogliono risolvere i problemi, altrimenti rimane la caccia alle streghe.

IIedit:

Poche balle, i cinesi ci sono in tutta la città, ma quelli che vivono in Paolo Sarpi e vicinanze sono quasi tutti vittime o carnefici di un ghetto creato e gestito con orrore da loro (ricatti, pizzi, delinquenza giovanile).
Giusto che le forze dell'ordine intervengano.
concordo.
ciò significa che hanno imparato in fretta il modello esportato dalle nostre mafie nei territori da loro controllati?


dico questo perché il problema non deve essere "cinesi o italiani" visto che la legge é uguale per tutti, e per tutti dovrebbe esserlo.

MaD
13-04-2007, 14:25
io ho imparato francamente che la versione ufficiale è SOLO quella che vedo con i miei occhi e non quella che mi viene raccontata dai giornali e dalle TV ;)

Siamo in 2.

Pericle
13-04-2007, 15:00
penso ben di peggio sarebbe successo al giambellino, al gallaratese, a quarto oggiaro, a gratosoglio, a baggio e in tanti altri quartieri dormitorio (al ponte lambro la polizia non entra neanche): lì l'intervento della polizia é richiesto da decenni.
vorrei ricordare che più della triade a milano desta proccupazione il fatto che la 'ndrangheta abbia, da tempo, preso in mano il controllo del mercato della cocaina (con annessi problemi di riciclaggio e controllo delle zone interessate), quindi mi sembra che la triade non sia una delle priorità nella lotta al malaffare a milano.

Non in questi termini...
E vero quello che dici: in alcuni quartieri (Quarto Oggiaro e Baggio su tutti) possono benissimo succedere queste cose, ma non si arriva mai ad una rivolta di piazza.
Perchè? Perchè la criminalità lì non è così radicata ed organizzata.
A Baggio, per esempio, la stragrande maggioranza delle persone porta avanti una vita normale ed onesta ed è solo vittima di quella minoranza che compie reati.
In Paolo Sarpi e vicinanze è diverso: la criminalità gestisce, loro malgrado, la maggior parte delle attività del quartiere (lavoro, ricerca dello stesso, attività sociali) ed è quindi più facile che si radichi l'idea che questo sia il sistema reale ed inalterabile che deve vigere. Poi se tutto ciò viene fomentato dall'idea che in città esistano delle discriminazioni raziali, si viene a creare un cocktail micidiale..
Anni fa lavorai part-time in una ditta di pelletteria (attività artigianale ancora molto diffusa soprattutto lì) ed una volta portai del lavoro a dei cinesi in una via vicino a Paolo Sarpi. Sai dove vivevano? Dentro una botola, praticamente una cantina, in una situazione igienica ovviamente non ideale...
Quello però era un periodo diverso: le famiglie cinesi vivevano in situazioni tragiche, realtà che noi occidentali cresciuti bene non potremmo reggere, ma con enormi sacrifici riuscivano a mettere da parte dei soldi ed aprire un'attività migliore. Quella era una realtà solo sfiorata e non sempre determinata dalle organizzazioni criminali.
Ora è cambiato molto, chi vive lì è quasi sempre soggetto a pizzi o ricatti similari e per quella famiglia, che ora so gestire un ristorante (tanto per cambiare..), non vi sarebbe stato futuro.
Contro questo bisogna prima di tutto combattere, nessuno pretende il sistema perfetto.
Lì veramente la popolazione è colpita, soggiogata e strumentalizzata, altrove nella città no.


non voglio prendere le parti di nessuno ma dalla mia esperienza questi fatti son sempre figli dell'esasperazione e disperazione.

se la convivenza tra fratelli (anche i cinesi sono nostri fratelli) risulta impossibile, si parla sempre di "un fosso con due sponde"!
(per dire che in questi casi le colpe non sono mai di uno solo)

La colpa maggiore è di noi milanesi, che vendemmo con sufficienza un quartiere in forte declino, senza preoccuparci del fatto che si stava venendo a creare un ghetto gestito da loro stessi.
Ovvio che persone che provengono da culture lontane e che hanno una lingua così diversa tendano ad aggregarsi in una città straniera. Le condizioni difficili però hanno acconsentito il proliferare di una criminalità molto organizzata.



ciò significa che hanno imparato in fretta il modello esportato dalle nostre mafie nei territori da loro controllati?

Secondo me nessuno impara e nessuno insegna queste cose. Ci sono sempre state ovunque. Certo. forse noi in questo campo siamo sempre stati all'avanguardia :rolleyes:



dico questo perché il problema non deve essere "cinesi o italiani" visto che la legge é uguale per tutti, e per tutti dovrebbe esserlo.
D'accordissimo ;)

francamdar
13-04-2007, 17:01
[...]
parole sacrosante.
ritrovo nel tuo scritto i racconti che mi facevano nell'ottantasei gli amici che abitavano in zona.

ricordiamoci che la comunità cinese é quanto di più chiuso e monolitico si possa immaginare, basti pensare che il ricorso alle cure ospedaliere da parte dei cinesi in città é praticamente nullo.

leggendo i comunicati e gli interventi di vivisarpi e della parrocchia della SS.Trinità, sembra che il problema maggiore non sia tanto la condizione dei cinesi ne il degrado in cui vivono e neppure problematiche di ordine pubblico da imputare alla comunità cinese, ma quello della vendita all'ingrosso:
attività che ha trovato spazi nel lascito dei commercianti che non hanno potuto fronteggiare l'impennata degli affitti in zona e hanno abbandonato gli spazi e le attività (come hai scritto inopinabilmente).
penso che anche questo sia uno dei motivi scatenanti della rabbia da ambedue le parti:
-i cittadini di una zona residenziale che affrontano i problemi che dovrebbero essere propri di zone commerciali/industriali (che possono usufruire di altri servizi -viabilità-parcheggi-etc), il cui risultato é l'invivibilità per i residenti.
-i commercianti che debbono far fronte a costi d'esercizio altissimi senza usufruire di permessi o servizi che invece andrebbero dati senza oneri per la cittadinaza del quartiere.


speriamo che i semi di dialogo e d'integrazione, che purtroppo fanno sempre troppo poco rumore a confronto della violenza, che in quartiere sono molti, trovino spazio e non vengano soffocati.

spero altrettanto che i milanesi ritrovino le loro radici di accoglienza e ospitalità allo "straniero" e di rispetto e tutela del lavoro altrui.