Visualizza Versione Completa : Ivan Basso confessa
non so quanti di voi siano appassionati di ciclismo ma apro questa discussione interessante....
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/05_Maggio/07/smsbasso.shtml
Grande svolta nel ciclismo...un grande corridore confessa la propria colpevolezza...personalmente lo ritengo un grande gesto di coraggio...chissà se ora le cose cambieranno...
Bisogna però tener presente lo stato d'animo di altri corridori che magari sono stati battuti (umiliati a volte) da Basso soprattutto all'ultimo giro d'italia...io sarei incacchiato nero!!!
apuanista
07-05-2007, 19:44
Gli altri corridori? Vorrei proprio sapere chi è davvero pulito... per me nessuno...
EvilEmpireV
07-05-2007, 19:45
non mi e' mai piaciuto granche' il ciclismo,ma ho sempre avuto un opinione in merito.
Farsi 200 chilometri al giorno a velocita' medie da motorini in salita in discesa e poi in salite ancora piu' ripide,il tutto per 3 settimane filate come puo' essere un tour de france un giro d'italia o una vuelta non e' umano e qualcosa prendono tutti per forza.
Va bene essere allenati,ma se pensiamo al calcio,e a farli giocare ogni santo giorno per un mese filato(quindi circa giocarsi il campionato in un mese) e senza panchina lunga,al 5° giorno si fermerebbe tutto per infortuni,collassi e crampi permanenti.
E anche nel calcio a certi livelli qualcosa prendono :D
Tanto piu' che e' giusto anche ricordare che alcune sostanze non e' che siano vietate,semplicemente dopo una certa misura e' considerato doping :sisi:
secondo me invece corridori puliti ce ne sono....
ma infatti non era normale uno come Basso che in tutto il giro non ha mai avuto un segno di debolezza, rilanciava sempre in salita, staccava gli altri quando voleva...insomma un robot...ma altri ti assicuro che in salita si bloccano sui pedali e non vanno su neanche con il rimorchio...altri hanno cmq la giornata meno positiva...è gente abituata a passare la vita sui pedali, 5 ore al giorno tutti i giorni...sono abituati allo sforzo...
ilbarbadatre
07-05-2007, 20:24
non mi e' mai piaciuto granche' il ciclismo,ma ho sempre avuto un opinione in merito.
Farsi 200 chilometri al giorno a velocita' medie da motorini in salita in discesa e poi in salite ancora piu' ripide,il tutto per 3 settimane filate come puo' essere un tour de france un giro d'italia o una vuelta non e' umano e qualcosa prendono tutti per forza.
Va bene essere allenati,ma se pensiamo al calcio,e a farli giocare ogni santo giorno per un mese filato(quindi circa giocarsi il campionato in un mese) e senza panchina lunga,al 5° giorno si fermerebbe tutto per infortuni,collassi e crampi permanenti.
E anche nel calcio a certi livelli qualcosa prendono :D
Tanto piu' che e' giusto anche ricordare che alcune sostanze non e' che siano vietate,semplicemente dopo una certa misura e' considerato doping :sisi:
esatto tutti prendono sostanze che fino ad un certo livello sono permessi, il doping (secondo quanto previsto dalla legge) è solo oltre una certa soglia (cosa molto discutibile)
ogni tanto (o forse piu spesso di quanto venga fuori) qualcuno sbaglia i calcoli e viene beccato
cmq nn so se sia un grande gesto di un grande campione, perche io ho sentito che per la confessione gli viene applicato uno sconto di pena sostanziale (da 2 anni ad un anno) sicche è molto facile che lo faccia solo per se stesso
cmq nn so se sia un grande gesto di un grande campione, perche io ho sentito che per la confessione gli viene applicato uno sconto di pena sostanziale (da 2 anni ad un anno) sicche è molto facile che lo faccia solo per se stesso
ho capito però si sputtana a vita...resterà sempre "Ivan Basso il dopato"...
ilbarbadatre
07-05-2007, 20:31
ho capito però si sputtana a vita...resterà sempre "Ivan Basso il dopato"...
si ma se è vero che è dopato, è molto probabile che sarebbe venuto fuori lo stesso.
ullrich anche lui coinvolto in questa vicenda si è ritirato direttamente, data la sua eta avanzata, basso saltando un solo anno anziche 2 puo tornare a vincere, perche cmq il talento c'è
Gli altri corridori? Vorrei proprio sapere chi è davvero pulito... per me nessuno...
Come ho scritto in un altro forum i controlli e l'entità delle squalifiche conseguenti al doping sono inversamente proporzionali ai soldi che girano in un determinato sport.
Bravo Ivan Basso che ha confessato, però a mio parere i controlli sono davvero esagerati, tra poco controllano anche chi ha preso semplici integratori vitaminici...
Pantani, nonostante tutte le caclunnie che si erano sparse su di lui, non dico che fosse pulitissimo, ma rispetto a moltri altri era più pulito. In particolare ricordo una vicenda: a Madonna di Campiglio al primo controllo il suo ematocrito era al 52%, ma dopo un paio d'ore ha fatto un altro controllo di sua spontanea volontà ed è sceso misteriosamente al 50% e questo lo sanno in pochi. Nonostante tutto i media hanno distrutto quell'uomo che in realtà non era nient'altro che un ragazzo come noi.
apuanista
08-05-2007, 00:14
Come ho scritto in un altro forum i controlli e l'entità delle squalifiche conseguenti al doping sono inversamente proporzionali ai soldi che girano in un determinato sport.
Nel ciclismo i controlli mi sembrano più seri che in altri sport, anche se la piaga è ben lungi dall'essere sconfitta...
Bravo Ivan Basso che ha confessato, però a mio parere i controlli sono davvero esagerati, tra poco controllano anche chi ha preso semplici integratori vitaminici...
La causa dei controlli " esagerati " va ricercata nella diffusione del doping e, in generale, nella cultura del doping.
Pantani, nonostante tutte le caclunnie che si erano sparse su di lui, non dico che fosse pulitissimo, ma rispetto a moltri altri era più pulito. In particolare ricordo una vicenda: a Madonna di Campiglio al primo controllo il suo ematocrito era al 52%, ma dopo un paio d'ore ha fatto un altro controllo di sua spontanea volontà ed è sceso misteriosamente al 50% e questo lo sanno in pochi. Nonostante tutto i media hanno distrutto quell'uomo che in realtà non era nient'altro che un ragazzo come noi.
Ogni volta che si parla di doping è inevitabile ricordare la triste vicenda di Pantani. Che avesse talento, non ci sono dubbi. Purtroppo anche lui, per lottare con i migliori, si è dovuto " adeguare " alla prassi corrente.
Sapeva quali fossero le regole, quindi la sua squalifica era giusta.
Un discorso a parte andrebbe fatto per i media che, alla ricerca perenne del colpo a sensazione, non guardano in faccia a niente e a nessuno.
Da appassionato di ciclismo fin dal 1990, anno in cui Chiappucci rischiò di vincere il Tour, sono rattristato per tutte queste vicende che in teoria non dovrebbero riguardare lo sport, in particolare il ciclismo.
Gli emozionanti momenti come la tappa vinta da Chiappucci al Sestriere o lo scatto di Pantani sul Galibièr nel 1998, se rivisti alla luce della pratica del doping (diffusa anche allora, molto probabilmente), perdono quell'aura di miticità per risultare gesti di persone che sportivamente stavano ingannando se stesse e tutti i tifosi.
Nel ciclismo i controlli mi sembrano più seri che in altri sport, anche se la piaga è ben lungi dall'essere sconfitta...
La causa dei controlli " esagerati " va ricercata nella diffusione del doping e, in generale, nella cultura del doping.
Ogni volta che si parla di doping è inevitabile ricordare la triste vicenda di Pantani. Che avesse talento, non ci sono dubbi. Purtroppo anche lui, per lottare con i migliori, si è dovuto " adeguare " alla prassi corrente.
Sapeva quali fossero le regole, quindi la sua squalifica era giusta.
Un discorso a parte andrebbe fatto per i media che, alla ricerca perenne del colpo a sensazione, non guardano in faccia a niente e a nessuno.
Da appassionato di ciclismo fin dal 1990, anno in cui Chiappucci rischiò di vincere il Tour, sono rattristato per tutte queste vicende che in teoria non dovrebbero riguardare lo sport, in particolare il ciclismo.
Gli emozionanti momenti come la tappa vinta da Chiappucci al Sestriere o lo scatto di Pantani sul Galibièr nel 1998, se rivisti alla luce della pratica del doping (diffusa anche allora, molto probabilmente), perdono quell'aura di miticità per risultare gesti di persone che sportivamente stavano ingannando se stesse e tutti i tifosi.
Io non dico che non debbano essere fatti i controlli antidoping, ma se facessero controlli seri come nel ciclismo (soprattutto nel caCIo) ne vedremo delle belle.
Nel ciclismo forse si catechizza troppo...purtroppo questi controlli sono (ingiustamente) molto rari negli altri sport, dove si dovrebbe fare una maggiore pulizia in nome del divertimento.
Probabilmente il giusto nei controlli sta nell' atletica leggera...è un' adeguata via di mezzo.
Per me non c'è volontà di sconfiggere il doping... basta vedere che in alcuni sport non esistono i controlli... nella champion's ad esempio sono assenti...
Si consente l'abuso di farmaci, probabilmente perchè si pensa che il fine giustifichi i mezzi, ci sono state proposte per la depenalizzazione del doping, si è messo in dubbio l'operato dei medici, sono state sabotate più volte le analisi degli atleti....
siamo tutti concordi nel chiedere uno sport pulito, ma poi non ci accorgiamo che negli ultimi anni ci sono stati diverse dimostrazioni di irregolarità... eppure ognuno di noi ha sempre difeso a spada tratta la propria fazione...
Adesso di che ci lamentiamo?
Cmq speriamo che la scelta di Basso di confessare possa in qualche modo dare una svolta all'ambiente.
Per me non c'è volontà di sconfiggere il doping... basta vedere che in alcuni sport non esistono i controlli... nella champion's ad esempio sono assenti...
I controlli antidoping sono presenti anche in Champions league. Tant'è che Kahn e un altro giocatore del Bayern sono stati sospesi prima della sfida col Milan per intemperanze al controllo anti doping.
Tornando a Basso, non ha confessato niente. Non ha detto di essersi dopato, ha solo detto che le sacche legate al nome Birillo erano davvero sue e che le voleva usare al Tour de France (che non ha corso). Ovvero, si dichiara colpevole di tentato doping e non di doping.
E gli altri corridori farebbero bene a stare zitti, da Cunego a Simoni, tutti puliti finchè non li beccano.
I controlli antidoping sono presenti anche in Champions league. Tant'è che Kahn e un altro giocatore del Bayern sono stati sospesi prima della sfida col Milan per intemperanze al controllo anti doping.
Tornando a Basso, non ha confessato niente. Non ha detto di essersi dopato, ha solo detto che le sacche legate al nome Birillo erano davvero sue e che le voleva usare al Tour de France (che non ha corso). Ovvero, si dichiara colpevole di tentato doping e non di doping.
E gli altri corridori farebbero bene a stare zitti, da Cunego a Simoni, tutti puliti finchè non li beccano.
che bella mentalità... :rolleyes:
Quale sarebbe la bella mentalità? Tutto il messaggio o solo l'ultima parte? Se dici l'ultima parte non cambio idea, Cunego ha un fisico assurdo per un atleta, tronco da bambino e gambe da professionista. Qualche problema c'è di sicuro. Tra gli ultimi vincitori di Giro e Tour ci sono sempre stati sospetti o casi conclamati di doping. E la cosa che mi preoccupa non sono i professionisti ma i dilettanti. Dalle mie parti si tiene una gara giovanile e alcuni atleti hanno avuto la brillante idea di imboscarsi in un cortile, la corsa è in città, durante il riscaldamento per farsi un'iniezione. Su quasi tutti gli sport ci sono dubbi più che ben motivati.
claudio1
08-05-2007, 15:53
Ma dovrebbero fare le olimpiadi dei dopati... sarebbero appassionanti le corse in linea da 500km, oppure i 100m piani corsi in 8 secondi e mezzo... :)
Se poi si scopre che nelle olimpiadi dei dopati i 100m vengono corsi in 9\"80, beh un campanello d\'allarme per le olimpiadi normali ci sarebbe... ;)
Quale sarebbe la bella mentalità? Tutto il messaggio o solo l'ultima parte? Se dici l'ultima parte non cambio idea, Cunego ha un fisico assurdo per un atleta, tronco da bambino e gambe da professionista. Qualche problema c'è di sicuro. Tra gli ultimi vincitori di Giro e Tour ci sono sempre stati sospetti o casi conclamati di doping. E la cosa che mi preoccupa non sono i professionisti ma i dilettanti. Dalle mie parti si tiene una gara giovanile e alcuni atleti hanno avuto la brillante idea di imboscarsi in un cortile, la corsa è in città, durante il riscaldamento per farsi un'iniezione. Su quasi tutti gli sport ci sono dubbi più che ben motivati.
credo di aver frainteso il tuo post, perchè mi sembrava il contrario di quello che hai scritto qui...
Nell'ordine:
-Basso é un pagliaccio
-Basso dichiara di non aver mai fatto uso di sostanza dopanti (e qui rido...)
-Basso dichiara che non é a conoscenza di altri colleghi che fanno uso di sostanze dopanti (e qui rido doppiamente...chi é cosí dentro al mondo sportivo come puó essere lui sa tutto..é ridicolo cosa dice..)
-Basso é un pagliaccio che chiede soldi ad altri corridori per lasciarli vincere tappe al giro d'Italia
-Basso é un pagliaccio
ho seguito il giro d'italia per due anni per motivi lavorativi (di sponsorizzazione).
ho conosciuto un ex ciclista professionista che, ai tempi in cui correva, nell'ambiente era soprannominato "il farmacista".
credo di aver detto tutto...
gli avvocati solo una delle categorie più convincenti di questo mondo... :D
mezzosangue
09-05-2007, 22:16
Un mio biscugino ha smesso di correre a 16 anni per non doparsi e fino all'anno prima vinceva molte gare.
Gli anno fatto capire "o prendi qualcosa o non vai da nessuna parte"
intanto è cominciato il giro d'italia, con bestemmione annesso di Di Luca sul traguardo.. :D
intanto è cominciato il giro d'italia, con bestemmione annesso di Di Luca sul traguardo.. :D
Questo è un lato che non condivido di questo sport. Se si potesse si dovrebbero eliminare le squadre facendo un bel tutti contro tutti (ognumo gareggia per se e non per aiutare il proprio capitano). Sarebbe davvero bello. :D
Parlando seriamente... non capisco perchè non gli volesse concedere un giorno di gloria al suo gregario dato che lui la maglia rosa l'ha già indossata decine di volte. :sisi:
Questo è un lato che non condivido di questo sport. Se si potesse si dovrebbero eliminare le squadre facendo un bel tutti contro tutti (ognumo gareggia per se e non per aiutare il proprio capitano). Sarebbe davvero bello. :D
è affascinante proprio perchè funziona così...
e comunque dov'è la gloria di arrivare primo delle tua squadra in una crono a squadre dove arrivi tutti insieme?!?!??
e comunque il bestemmione è stato geniale...
«È chiaro che i dirigenti della squadra gli hanno fatto capire qualcosa...»
«Basso ha paura di finire in un fosso...»
Il procuratore del Coni: «E' stato costretto a fare retromarcia. nelle corse la cosa più facile è finire dentro un fosso...»
ROMA - Forse ha ricevuto minacce, anche di morte. «Nel primo interrogatorio Basso aveva negato tutto, nel secondo ha cominciato a parlare e ha ammesso una parte delle sue responsabilità. Aveva detto che era disposto a fare nomi, cosa che doveva avvenire nel terzo interrogatorio. Sarà stato costretto a fare retromarcia».
MINACCE - Per Ettore Torri, procuratore antidoping del Coni, dietro alla collaborazione annunciata e poi in parte ritrattata del corridore varesino coinvolto nello scandalo doping spagnolo ci potrebbero essere pressioni esterne. «Hanno paura di perdere il lavoro - ha spiegato Torri - e temono anche danni fisici questi ciclisti. Perchè nelle corse la cosa più facile è finire dentro un fosso...». «È chiaro che i dirigenti della squadra gli hanno fatto capire qualcosa... Questa dell'influenza esterna è solo un'ipotesi, ma molto plausibile. Nomi? Di corridori no, Basso e Scarponi non ne hanno fatti» ha aggiunto Torri.
DEFERIMENTO RINVIATO - «La prima fase dell'inchiesta si è chiusa e il risultato è meno brillante di quello che ci aspettavamo. Il materiale sarebbe sufficiente per il deferimento, ma abbiamo deciso di rinviarlo» ha poi dichiarato il capo della procura antidoping del Coni. Torri ha spiegato le intenzioni dell'ufficio da lui diretto in merito alla vicenda che ha visto coinvolto Basso e relativa all'operazione spagnola sul doping «Puerto». Torri ha spiegato che il deferimento viene rinviato per attivare la piena collaborazione con le procure coinvolte nelle indagini sul doping.
«Basso ha paura che gli venga tolto il Giro del 2006, che è una cosa a cui tiene molto. E poi c'è la famiglia» ha aggiunto il procuratore del Coni. Torri ha comunque detto che Basso aveva deciso di parlare «per convenienza», perchè pensava di ottenere uno sconto di pena. «È stato sollevato il coperchio su una situazione mondiale. Noi possiamo indagare sugli atleti tesserati in Italia. L'Unione ciclistica internazionale dovrebbe farsi promotrice presso le altre federazioni» ha concluso Torri.
Ah però.. :suspi:
E il giro farà sicuramente degli ottimi ascolti, per non parlare delle persone sulle strade a incitare dei drogati omertosi... Dovrebbero chiuderlo.
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.