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Visualizza Versione Completa : Omeopatia: che ne pensate?



aggo85
02-10-2009, 21:53
La diffusione di questa medicina alternativa è cresciuta a dismisura nell'ultimo decennio, sempre più radicata in europa, sta diffondendosi in tutto il mondo.
Tralasciando per adesso la discussione sulla sua efficacia e sulla portata economica del fenomeno sul quale peraltro ho un opinione ben salda e precisa, vorrei sapere qual è il vostro rapporto con l'omeopatia, giusto per capire quanto le persone sono informate sul perché scelgono o non scelgono di affidarsi ad essa.

papclems
02-10-2009, 22:11
non la ritengo utile.

Mia moglie si.


Mi bombavo di novalgina, per l'emicrania, se aspettassi che facesse effetto le gocce diluite di un arbusto del tagichistan meridionale, sto fresco.


:esd:

derblauereiter
03-10-2009, 00:17
Funziona solo come effetto placebo.

Tra l'altro io sono un caso un pò particolare perchè è molto raro che prenda anche farmaci convenzionali. Qualche aspirina ogni tanto e stop.

papclems
03-10-2009, 00:21
io prendo solo per l'emicrania.

Anni fa avevo crisi più intense e ravvicinate, ed ero arrivato a 35 gocce di novalgina che quasi non mi facevano niente.

Poi ho fatto una cura specifica, per 40 giorni e le crisi si sono diradate, e sono più "tenere":

Però quando succede che sento che sta iniziando, con un Oki, o un nimesulide, riesco a bloccarla quasi.
Succede in media una volta ogni 15/20 giorni.

Hendeling
03-10-2009, 00:38
Ne abbiamo parlato in un corso universitario (Comunicazione delle Scienze) il docente era un pochino di parte e la disapprovava totalmente.
Non ricordo gli esempi, comunque sono stati convincenti.
Per quanto ne so io in Italia l'omeopatia non è scientificamente riconosciuta, quindi io ne diffido.
So però che in Francia è stata approvata scientificamente come una valida cura.
Da piccolo prendevo farmaci omeopatici, ma non sono serviti granchè.

aggo85
03-10-2009, 01:14
Il discorso Francia è quello che crea la maggior confusione, perché è un controsenso.

Non è assolutamente vero che sono stati approvati scientificamente come cura valida (altrimenti non sarebbero più omeopatici ma farmaci veri e propri), semplicemente la Francia decise di far rientrare il 35% della spesa per i farmaci omeopatici nel carico del sistema sanitario nazionale.
Questo a rigor di logica induce a pensare che l'omeopatia abbia qualche riscontro, altrimenti col caspio che un governo stanzia qualcosa come 80 milioni di euro l'anno per qualcosa che non è certo. O no?
Beh, no. In Francia il giro di affari per l'omeopatia è enorme, dà lavoro a moltissime persone e produce enorme ricchezza, tant'è che molte aziende che producono omeopatici sono guardacaso francesi.

Chi dice che ci sono prove scientifiche dice balle. Perché? Perché l'omeopatia si basa su un principio, ovvero curare una malattia con concentrazioni molto diluite dell'agente patogeno, tanto più efficaci quanto maggiore è la diluizione. In pratica minore è la dose, maggiore è l'effetto curativo, un assoluto controsenso (faccio notare che molto grossolanamente dare una piccola parte per immunizzare è la base dei vaccini, ma non è vero che più si diluisce meglio è, e soprattutto faccio notare che per l'omeopatia il rimedio al veleno di vipera è il veleno di vipera diluito).
In secondo luogo, nessun farmaco omeopatico segue i trial che seguono i farmaci ufficiali, non esistono studi randomizzati a doppio cieco. Per questo parlare di efficacia scientificamente provata è una bufala enorme per fare soldi.

Io non sto attaccando il dare omeopatici in aggiunta ai farmaci tradizionali agli incurabili, l'efficacia dell'effetto placebo è dimostrata ed esiste.
Però è assurdo che per avere un effetto placebo, passi la convinzione che questi farmaci siano sicuramente efficaci, studiati, sicuri e addirittura validi come alternativa ai farmaci validati. È assurdo che degli omeopati curino il diabete con le vitamine e non con l'insulina, è assurdo che questo "naturalismo" e questa cultura yoga-soia-activia-ginkobiloba-meditazione sia per molte persone una via che esclude categoricamente l'uso dei farmaci tradizionali.

Ma soprattutto è assurdo che una caramella con un nome strano costi tutti quei soldi. È assurdo che la spesa globale per l'omeopatia in certi paesi si avvicini o superi quella per i farmaci tradizionali (e non parlo del bangladesh, parlo di USA, Francia, Spagna). Sono tutti soldi sottratti alla ricerca per farmaci veramente studiati e migliori.
Mi schifa vedere le farmacie italiane riempite di placebo, mi schifa vedere la gente che si lamenta dei 2 euro per un farmaco sicuro che spesso neanche assume per diffidenza quando poi ne spende 30 in tisane tutta contenta.

E infine, mi schifano le aziende che fanno passare concetti falsi per far soldi vendendo il niente. Sperimentare un farmaco costa milioni di euro solo per far partire il progetto, su 1000 farmaci forse 1 arriva a essere testato sull'uomo, e di questi solo pochissimi vengono poi approvati definitivamente e immessi in commercio dopo almeno 10 anni.
Capite bene l'investimento che ci sta dietro, come capite bene che invece di produrre 1 farmaco efficacie con centinaia di milioni di euro di spesa media, conviene più produrre zigulì che non hanno bisogno di test, hanno costi irrisori e perdipiù anche la compiacenza della popolazione. Basta dare qualche mazzetta qua e là, basta che gli stessi capi delle lobby dell'omeopatia facciano valere il loro supposto prestigio per opporre la loro opinione a quella di chi la contesta, e il gioco è fatto.

aggo85
03-10-2009, 01:15
scusate, doppio post :mad:

Dr_Velvet
03-10-2009, 01:18
mai avuto a che fare con l omeopatia e non credo che ricorrerò mai a roba simile.
Mi pare che negli anni piu' di qualche seria rivista scientifica stia dando bastonate all'omeopatia...

Dampyr
03-10-2009, 01:20
La trovo inutile :)

Hendeling
03-10-2009, 01:21
Non è assolutamente vero che sono stati approvati scientificamente come cura valida (altrimenti non sarebbero più omeopatici ma farmaci veri e propri), semplicemente la Francia decise di far rientrare il 35% della spesa per i farmaci omeopatici nel carico del sistema sanitario nazionale.


Allora definisci omeopatico, così parliamo la stessa lingua. ;)



Per augurarti la buonanotte ti lascio questo link (http://magazine.enel.it/oroscopo/)

Una pagina ospitata dal sito dell'ENEL che ti spiega, tra le altre cose, come curarsi con i cristalli.

papclems
03-10-2009, 01:25
coi cristalli?



ma :rotfl:

li usano come supposte?

:suspi:


:esd:



ma via su.... mo mettiamo pure la riflessologia..:esd:

aggo85
03-10-2009, 01:28
Allora definisci omeopatico, così parliamo la stessa lingua. ;)



Per augurarti la buonanotte ti lascio questo link (http://magazine.enel.it/oroscopo/)

Una pagina ospitata dal sito dell'ENEL che ti spiega, tra le altre cose, come curarsi con i cristalli.

Premesso che il link dell'enel mi chiede un login quindi evito...

Omeopatici = curano una malattia con diluizioni enormi dello stesso principio/agente patogeno che la causa. Seguono il principio che più è grande la diluizione tanto più efficacie è il farmaco. Non superano gli studi randomizzati a doppio cieco, non seguono i trial clinici di efficacia, mentre la loro innocuità è garantita dall'enorme diluizione.

EDIT: lasciamo perdere i cristalli, quella non è omeopatia, quella è stronzologia :asd:

Dampyr
03-10-2009, 01:36
Premesso che il link dell'enel mi chiede un login quindi evito...

Omeopatici = curano una malattia con diluizioni enormi dello stesso principio/agente patogeno che la causa. Seguono il principio che più è grande la diluizione tanto più efficacie è il farmaco. Non superano gli studi randomizzati a doppio cieco, non seguono i trial clinici di efficacia, mentre la loro innocuità è garantita dall'enorme diluizione.

EDIT: lasciamo perdere i cristalli, quella non è omeopatia, quella è stronzologia :asd:

Avevo letto qualcosa in merito, ovvero (semplificando moltissimissimo) che l'inventore di tale "metodo" era convinto, appunto, che il male si curasse con ciò che lo causava: ulcere con ulcere, ad esempio. Ovviamente non funzionava, il che lo portò a provare concentrazioni sempre più basse, che portavano a minor numero di morti (ma va? :asd: ), ma NON a curarne.
Non ricordo nè nomi nè riferimenti, è proprio un vago ricordo.
Ti ricorda qualcosa di simile? :confused:

aggo85
03-10-2009, 02:10
per la parte storica va benissimo wikipedia ;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Omeopatia

Per la parte economico-sanitario-sociale non è esaustiva quanto potrebbe, ma pesterebbe i piedi a troppa gente...

Kite
03-10-2009, 09:15
Secondo me per alcune cose va bene, ma non per curare le malattie importanti.

Soprattutto per i bambini, vedo persone che si ostinano a curare con l'omeopatia orecchioni e polmoniti, e questi poveri ragazzini fanno avanti e indietro dal pronto soccorso perchè non hanno mai una guarigione completa.

aggo85
03-10-2009, 09:38
Secondo me per alcune cose va bene, ma non per curare le malattie importanti.

Soprattutto per i bambini, vedo persone che si ostinano a curare con l'omeopatia orecchioni e polmoniti, e questi poveri ragazzini fanno avanti e indietro dal pronto soccorso perchè non hanno mai una guarigione completa.

Posso chiederti per quali cose, su che base pensi che possa aiutare e da chi hai ricevuto questa base (medico/farmacista/tv/riviste/altro)?
Non è una critica eh, voglio solo capire che informazioni arrivano. :)

Palo FC
03-10-2009, 09:42
non la ritengo utile.

Mia moglie si.


Si sa che alle donne queste cose piacciono. :p




Non è assolutamente vero che sono stati approvati scientificamente come cura valida (altrimenti non sarebbero più omeopatici ma farmaci veri e propri),


Domanda da ignorante puro sulla materia:
ma che differenza c'è tra prodotti da erboristeria e omeopatia?

Non è che hanno questo successo gli omeopatici perchè forse non a tutti è chiaro che sono cose diverse? (O non lo sono?) :confused:



Mi schifa vedere le farmacie italiane riempite di placebo

Beh i Placebo di quel gaio di Brian Molko non sono male :esd:

Dr_Velvet
03-10-2009, 10:10
in effetti "placebo" è la parola chiave,a quanto pare.

questo è un editoriale di The Lancet del 2005,ma nel 2007 sono tornati alla carica contro l'omeopatia:

La fine dell' omeopatia

di Lancet



Il fatto che nella valutazione sistematica di Aijing Shang e coll. l' omeopatia non esca in maniera particolarmente brillante dal confronto con l' allopatia non è sorprendente. Più interessante è il fatto che questo dibattito prosegua ancora, nonostante 150 anni di risultati sfavorevoli. Quanto più diluite diventano le evidenze a favore dell' omeopatia, tanto maggiore sembra essere la sua popolarità.
Troppo a lungo nei confronti dell' omeopatia è stato assunto un atteggiamento permissivo "politicamente corretto", ma adesso cominciano ad apparire segni di schiarita provenienti da fonti inaspettate. Nel 2000, la Parliamentary Select Committee on Science and Technology del Regno Unito ha diffuso un rapporto riguardante le medicine complementari e alternative. La Commissione ha raccomandato che "qualunque terapia della quale si affermi esplicitamente la capacità di trattare determinate condizioni patologiche deve dimostrare tale capacità al di sopra e al di là dell' effetto placebo". Compiendo un passo ulteriore, il Governo Svizzero, dopo uno studio di 5 anni, ha ritirato la copertura assicurativa per l' omeopatia e per altre quattro terapie complementari, poiché queste pratiche non soddisfacevano i criteri di efficacia e di rapporto costi/benefici.
In un Commento, Jan Vandenbroucke offre un' interpretazione filosofica dello studio di Shang. Un altro filosofo che l' Autore avrebbe potuto citare è Kant, il quale ci ricorda che noi vediamo le cose non quali esse sono realmente, ma in funzione di come siamo noi stessi. Questa osservazione si applica bene anche ai destinatari dell' assistenza sanitaria, i quali potrebbero considerare l' omeopatia come un' alternativa olistica a un modello di medicina eccessivamente tecnologico e incentrato sulla malattia. È l' atteggiamento dei pazienti e degli operatori sanitari che fa nascere il desiderio di rivolgersi alle terapie alternative, atteggiamento che risulta assai più dannoso per la medicina convenzionale – e di conseguenza per il benessere dei pazienti – di quanto non lo siano gli argomenti ingannevoli a sostegno dei presunti benefici di assurde diluizioni.
Ormai è finito il tempo delle analisi selettive, delle pubblicazioni distorte o dei nuovi investimenti in ricerche che non fanno altro che perpetuare la polemica tra omeopatia e allopatia. Oggi i medici devono essere franchi e onesti sia con i loro pazienti, riguardo al fatto che l' omeopatia non produce alcun beneficio, sia con se stessi, riguardo ai fallimenti della medicina moderna nel dare risposte al bisogno di cure personalizzate da parte dei loro assistiti.

aggo85
03-10-2009, 10:22
Si sa che alle donne queste cose piacciono. :p

Domanda da ignorante puro sulla materia:
ma che differenza c'è tra prodotti da erboristeria e omeopatia?

Non è che hanno questo successo gli omeopatici perchè forse non a tutti è chiaro che sono cose diverse? (O non lo sono?) :confused:

Sono due cose diverse, completamente diverse.

I farmaci omeopatici li ho definiti sopra: sono soluzioni molto molto ma molto diluite dello stesso agente (omeo=stesso) ritenuto responsabile (a volte con molta fantasia) di una componente patogena (quella che sta alla base della malattia). Si basano sul principio che più grande è la diluizione migliore è l'efficacia, è un po' come dire che più diluisci il vino in acqua, più ti ubriachi. Il punto di forza dell'omeopatia è l'impossibilità di avere reazioni avverse. È quindi verissimo che non fanno per niente male, in quanto sono talmente diluiti che per assurdo anche il cianuro omeopatico non farebbe niente. Per la stessa ragione, è altrettanto sicuro che non abbiano alcuna efficacia. Prova a prendere un granello di aspirina e vedi se ti passa il mal di testa. Ecco, i farmaci omeopatici sono molto più diluiti di quel granello.
L'omeopatia è ritenuta dalla maggior parte della comunità scientifica "acqua fresca". Non fa bene, non fa male. Al 100%.
Questa "sicurezza" sulla quale le lobby marciano sfrutta la farmacofobia/farmacodiffidenza di moltissime persone (soprattutto donne), che prima di provare un farmaco di provata efficacia ma potenzialmente dannoso provano il farmaco potenzialmente (secondo loro) funzionante ma assolutamente sicuro. Altro aspetto su cui marciano è il fascino dell'alternativo, che è il punto di contatto con l'erboristeria.

I prodotti da erboristeria non seguono il principio della diluizione né tantomeno quello del curare una malattia con l'agente che la causa, ma sono a tutti gli effetti sostanze (più o meno trattate) a concentrazioni tutt'altro che trascurabili, spesso mescolate tra loro.
Come detto, marciano sull'essere "naturali", concetto che insinua nella mente delle persone che siano anche innocui, ovviamente falso.
I prodotti da erboristeria a differenza dell'omeopatia hanno degli effetti tangibili sull'organismo, tanto più evidenti quanto più grande è la dose (al contrario dell'omeopatia e come i farmaci tradizionali).
Nessuno nega la loro potenziale efficacia anche se per molti di essi non ci sono studi comparabili a quelli di un farmaco, semplicemente "si sa" che alcuni funzionano e che agiscono in un certo modo, ma non ci sono assolutamente studi di tossicità a breve (la quale non c'è quasi mai) e soprattutto a lungo termine (es. tumori o altre malattie croniche, e non è un'ipotesi campata lì, specie per i fitoestrogeni), non ci sono studi sul dosaggio ottimale né sugli effetti del sovradosaggio.
Questo induce a pensare, visto che sono venduti liberamente che non possano essere dannosi.
In parte è vero, una persona sana, che prende una tisana di qualcosa difficilmente ha delle conseguenze negative. È anche vero però, che l'abuso può essere dannoso, e non parlo di una diarrea, parlo di pericolo di vita.
C'è stato un caso a Pisa qualche anno fa di una ragazza di circa 30 anni, assolutamente sana, bella ed in forma, ricoverata d'urgenza con emocromo disastroso (esame del sangue, non scendo nei dettagli di cosa andava e cosa no). Questa ragazza è stata sottoposta a non so quante plasmaferesi, indagini costosissime e terapie più disparate, presa letteralmente per i capelli quando stava per rimetterci la vita. Nessuno ci ha capito niente per 2 settimane, la ragazza continuava a sostenere di non aver mai preso niente, nessuno specialista è riuscito a trovare la causa del suo male. Poi dopo due settimane di interrogatori è venuto fuori che prendeva "qualche tisana", che in realtà erano tipo 5-6 tisane diverse 3 volte al giorno più altri prodotti di erboristeria (ginkobiloba e fito-estrogeni vari). Il dipartimento di farmacologia ci ha studiato sopra, ed è venuto fuori che la causa di tutto era stato proprio quel mix di "innocui" prodotti da erboristeria.
Costo per il sistema sanitario, qualcosa come 50 milioni di euro (mi pare 56, vado a memoria). La rivista da cui quella ragazza aveva preso suggerimenti è stata denunciata (ed è una rivista famosa) e credo il procedimento sia tuttora in corso.

Per l'omeopatia questo non sarebbe potuto succedere. Spero di essere stato esaustivo. :)

azteca
03-10-2009, 10:39
lo sciroppo di lumache funziona :D

Palo FC
03-10-2009, 10:51
Questa "sicurezza" sulla quale le lobby marciano sfrutta la farmacofobia/farmacodiffidenza di moltissime persone (soprattutto donne), che prima di provare un farmaco di provata efficacia ma potenzialmente dannoso provano il farmaco potenzialmente (secondo loro) funzionante ma assolutamente sicuro. Altro aspetto su cui marciano è il fascino dell'alternativo, che è il punto di contatto con l'erboristeria.


Grazie, chiarissimo.

Ed anzi sia questo che dici che l'articolo quotato dal Doc mi confermano quanto (da non conoscitore della materia) ho sempre creduto, vedi il grassetto. :sisi:

Il caso di Pisa ora che lo nomini lo ricordo pure io.



Poi dopo due settimane di interrogatori è venuto fuori che prendeva "qualche tisana"

Tutti mentono (Dr. House) :rolleyes:

Kite
09-10-2009, 22:29
Posso chiederti per quali cose, su che base pensi che possa aiutare e da chi hai ricevuto questa base (medico/farmacista/tv/riviste/altro)?
Non è una critica eh, voglio solo capire che informazioni arrivano. :)

Certo che puoi chiedermelo, ci mancherebbe :)

Dunque, ho utilizzato sia dei prodotti erboristici che dei prodotti omeopatici, tutti per disturbi lievi quali il mal di gola, senso di debolezza, mal di testa ecc.

Sinceramente con il mio medico non ho mai parlato di prodotti omeopatici, semplicemente perchè non sono il tipo che prende farmaci facilmente e quindi se vado dal dottore è proprio perchè ho necessità di cure antibiotiche et simila.

Ho scoperto i medicinali omeopatici da una signora testimone di Geova che cura i figli solo con quelli: mi ha raccontato qualche cosuccia, poi mi sono documentata ed ho provato anche io per il mal di testa ed il mal di gola.

Sono convinta che l'effetto placebo sia indiscutibile, per quello dico che sono utilizzabili per curare disturbi lievi e non per le malattie vere e proprie (per malattie vere e proprie intendo la polmonite, il morbillo, varicella ecc.).

E la conferma di questo l'ho avuta dalla figlia di questa signora, che si è ritrovata al pronto soccorso conciata male perchè invece di curarle la bronchite continuavano con queste pastigline omeopatiche, le è venuta la polmonite e alla fine hanno dovuto fare la corsa....

aggo85
10-10-2009, 00:59
Certo che puoi chiedermelo, ci mancherebbe :)

Sono convinta che l'effetto placebo sia indiscutibile, per quello dico che sono utilizzabili per curare disturbi lievi e non per le malattie vere e proprie (per malattie vere e proprie intendo la polmonite, il morbillo, varicella ecc.).


Ma se sai che non è altro che un placebo sai anche che il tuo stare meglio deriva da una questione psicologica, e non dalla sostanza che assumi, tant'è che l'effetto placebo puoi averlo con una qualsiasi mentina, basta dire al paziente che è un farmaco o che è un prodotto alternativo (non è molto etico ma con mia nonna funziona)... Nessuno sta negando che l'effetto placebo esista, i parametri clinici stessi spesso e volentieri migliorano in maniera anche sorprendente (per lo stesso meccanismo per cui si dice al paziente che deve lottare, che deve pensare positivo, son tutte cose che realmente aiutano la guarigione).
Tuttavia quello che mi chiedo è: se sai che quel prodotto omeopatico in realtà non fa niente di per sé, ma il tuo star meglio deriva solo e soltanto dall'idea di aver preso qualcosa, cosa ti spinge a prenderlo comunque? Ma soprattutto, cosa ti spinge a spendere per qualcosa che sai già essere un bel niente? Il solo fatto di "prendere qualcosa", anche se sei consapevole di non prendere niente, ti aiuta a sentirti meglio?

musclemuseum
10-10-2009, 01:39
da piccolo mi ammalavo spesso, e venivo imbottito di medicinali.
stufi di impasticcarmi (mio padre lavora in ospedale come infermiere da sempre, quindi non è uno sprovveduto da quel punto di vista) abbiamo provato ad andare da un omeopatologo. risultati incredibili.:sisi:
non lo dico perchè lo penso, o perchè l'ho sentito dire, ma perchè l'ho provato e il risultato è stato migliore che con le medicine chimiche o tradizionali, che dir si voglia.

edit: chiedo scusa, ho postato senza prima leggere, pensando di dare solo un parere e poi scappare, ma soffermandomi un po' di più vorrei spezzare una lancia a favore dlel'omeopatia.
sul fatto che non curi le malattie infettive non lo so, in quanto io all'età di 9 anni avevo fatto tutte le malattie infettive che esistono (compresa la quarta, la quinta e la sesta malattia, per farvi capire che le avevo finite). "grazie" a ciò dai 10 anni in su mi rimaneva giusto l'influenza :p, e infatti più o meno da quell'età in poi il mio corpo/fisico è diventato sempre più stabile e forte, passando anche lunghi periodi tra un'influenza e l'altra, con zero acciacchi e malanni in mezzo (cose anche tipo un paio d'anni senza dover saltare giorni di scuola per malattia, per capirci...).
tuttavia, come detto, da piccolo, come molti bambini, ho iniziato a fare sport, iniziando con il nuoto (età sui 6-7 anni). tuttavia ogni circa 2 settimane (i tempi sono veri, non sto enfatizzando) mi ritrovavo influenzato (causa sbalzitermici, il fatto di uscire dall'acqua e prendere freddo, ecc) ed ero costretto a stare a casa circa una settimana da scuola. dopo un "breve" periodo (circa un paio mesi) in cui andavo a scuola 2 settimane, e stavo a casa una malato, tornavo per altre due settimane, mi riammalavo, ho smesso nuoto. la situazione è decisamente migliorata, ma mi ammalavo comunque spesso. intorno alla terza elementare avevo già fatto molte malattie infettive, intervallate comunque da periodi influenzali. Inoltre ho scoperto di essere asmatico (che culo!). ma penso fosse una forma lieve, mai avuto crisi o bisogno di inalatore, n'è ricordo di averlo mai usato. i miei, stufi di imbottirmi di medicinali (compresi cortisonici, che sicuramente non fanno "male", ma presi spesso nemmeno così "bene") hanno provato a rivolgersi a un medico omeopatico. Non mi sono mai fatto influenzare da lui in nessun modo, anche perchè quando dava la sua "diagnosi" erano presenti anche i miei genitori, e non ha mai utilizzato frasi che potessero influenzare: dava la sua diagnosi, faceva l'elenco delle medicine da prendere, le dosi e i periodi.
L'unica cosa che mi ha sempre un po' incuriosito era come mi facesse un sacco di domande che non centravano nulla con sintomi e malattia e prendesse appunti (esempio che cibi mi piacevano, che gusti di gelato preferivo, se frutta o creme, se dormivo pancia sotto o pancia sopra, cose così).
Dimenticavo: all'inzio, nelle prime sedute, abbiamo fatto una serie di test allergici, e ho scopreto a cosa sono allergico. Inoltre (non ricordo se dai test o da altro) ho scoperto di essere un "falso asmatico" (credo che sia una cosa del tipo che se sono a contatto con qualcosa a cui sono allergico (esempio acari del pelo del gatto) mi viene tipo l'asma (lieve, non crisi). credo sia quello).
I risultati, venendo a una conclusione, sono stati veramente soddisfacenti, fino ad arrivare al punto, a distanza di 2-3 anni, di non aver più bisogno del medico in quanto non mi ammalavo più e abbiamo smesso di andarci (il costo è stato il secondo fattore determinate). Quelle poche volte che mi veniva qualcosa, lo curavo con i "rimasugli" di quello che mi aveva consigliato quel medico. Quando poi anche quelli finirono, tornai alle medicine tradizionali, tanto ormai non ne prendevo in quantità.
Più o meno questo è quanto, se qualcuno ha qualche domanda, son qui :)



musclemuseum

aggo85
10-10-2009, 09:51
da piccolo mi ammalavo spesso, e venivo imbottito di medicinali.

C'è da vedere quali, dati come e perché. Da piccolo presumo che sia circa vent'anni fa, le cose sono un po' cambiate.


stufi di impasticcarmi (mio padre lavora in ospedale come infermiere da sempre, quindi non è uno sprovveduto da quel punto di vista) abbiamo provato ad andare da un omeopatologo. risultati incredibili.:sisi:

Ho sentito cose da alcuni infermieri da prenderli e sbatterli nel muro. Alcuni di questi sono ottimi infermieri comunque, visto che non sono loro a prescrivere le terapie. Ho sentito dire cose da tecnici microbiologi sulla cura delle infezioni da accapponare la pelle. Ne sapranno? Evidentemente no. Non sto dicendo che tuo padre sia uno di questi, sto dicendo che il fatto che sia infermiere può voler dire ben poco.



sul fatto che non curi le malattie infettive non lo so, in quanto io all'età di 9 anni avevo fatto tutte le malattie infettive che esistono (compresa la quarta, la quinta e la sesta malattia, per farvi capire che le avevo finite). "grazie" a ciò dai 10 anni in su mi rimaneva giusto l'influenza :p, e infatti più o meno da quell'età in poi il mio corpo/fisico è diventato sempre più stabile e forte, passando anche lunghi periodi tra un'influenza e l'altra, con zero acciacchi e malanni in mezzo (cose anche tipo un paio d'anni senza dover saltare giorni di scuola per malattia, per capirci...).
tuttavia, come detto, da piccolo, come molti bambini, ho iniziato a fare sport, iniziando con il nuoto (età sui 6-7 anni). tuttavia ogni circa 2 settimane (i tempi sono veri, non sto enfatizzando) mi ritrovavo influenzato (causa sbalzitermici, il fatto di uscire dall'acqua e prendere freddo, ecc) ed ero costretto a stare a casa circa una settimana da scuola. dopo un "breve" periodo (circa un paio mesi) in cui andavo a scuola 2 settimane, e stavo a casa una malato, tornavo per altre due settimane, mi riammalavo, ho smesso nuoto. la situazione è decisamente migliorata, ma mi ammalavo comunque spesso. intorno alla terza elementare avevo già fatto molte malattie infettive, intervallate comunque da periodi influenzali. Inoltre ho scoperto di essere asmatico (che culo!). ma penso fosse una forma lieve, mai avuto crisi o bisogno di inalatore, n'è ricordo di averlo mai usato. i miei, stufi di imbottirmi di medicinali (compresi cortisonici, che sicuramente non fanno "male", ma presi spesso nemmeno così "bene") hanno provato a rivolgersi a un medico omeopatico.
Non mi sono mai fatto influenzare da lui in nessun modo, anche perchè quando dava la sua "diagnosi" erano presenti anche i miei genitori, e non ha mai utilizzato frasi che potessero influenzare: dava la sua diagnosi, faceva l'elenco delle medicine da prendere, le dosi e i periodi.
L'unica cosa che mi ha sempre un po' incuriosito era come mi facesse un sacco di domande che non centravano nulla con sintomi e malattia e prendesse appunti (esempio che cibi mi piacevano, che gusti di gelato preferivo, se frutta o creme, se dormivo pancia sotto o pancia sopra, cose così).
Dimenticavo: all'inzio, nelle prime sedute, abbiamo fatto una serie di test allergici, e ho scopreto a cosa sono allergico. Inoltre (non ricordo se dai test o da altro) ho scoperto di essere un "falso asmatico" (credo che sia una cosa del tipo che se sono a contatto con qualcosa a cui sono allergico (esempio acari del pelo del gatto) mi viene tipo l'asma (lieve, non crisi). credo sia quello).


1) Col cortisone non si cura quasi niente, o meglio si curano i sintomi, ma non si risolve la patologia sottostante, anzi, nel caso di malattie infettive se non associato alle giuste cure può peggiorare le cose in quanto l'infiammazione è un fenomeno protettivo, così come la febbre, senza contare l'effetto depressivo del cortisone sul sistema immunitario. Non hai descritto bene cosa facevi, ma se prendevi solo cortisone vai sicuro che hai fatto bene a cambiare medico, hai solo sbagliato nel farlo.
2) L'influenza non può venire a distanza di due settimane regolarmente, specialmente nel periodo non epidemico, quindi è escluso che tu ogni due settimane avessi l'influenza, ma anche ogni mese o ogni due. A naso il tuo potrebbe essere stato un problema di CMV o EBV cronicizzati (che si manifestano con sindromi simil influenzali) a causa di una non completamente efficiente risposta immune compatibile con l'età, e il cortisone potrebbe aver facilitato la cosa.
Il tuo medico fece test in questo senso?
3) Il nuoto inoltre è uno sport che espone enormemente alle infezioni respiratorie e non (vedi otite batterica che a sua volta può essere associata a febbre) e all'irritazione delle vie respiratorie causata dal cloro, che a sua volta, oltre a dare sintomi che potresti aver scambiato per asma, potrebbe aver favorito le infezioni.
4) Avevi mai fatto test allergologici prima di rivolgerti all'omeopata? Se sì, era stato il cortisone la cura?
Il fatto che l'omeopata di facesse quelle domande strane dimostra che non te le aveva fatte il tuo medico. Il chiederti che gusti ti piacevano di gelato era un approccio pediatrico per chiedere le tue abitudini alimentari, cosa che può entrarci eccome coi sintomi, specie a livello allergologico. Idem per il decubito notturno.
5) Per concludere, i farmaci tradizionali possono manifestare reazioni avverse, le più comuni delle quali sono sintomi tipicamente influenzali come cefalea, stanchezza, dolore muscolare (tranne in rari casi la febbre), il solo fatto di averli sospesi (specie i cortisonici se il tuo problema era un sistema immune non completamente efficiente) ha condotto probabilmente a guarigione spontanea. Hai continuato a fare nuoto o hai cambiato sport? Se l'hai fatto anche questo potrebbe dire moltissimo.

Sei cosciente di cosa è l'omeopatia? Hai mai pensato che la soluzione dei tuoi problemi possa essere stata la crescita (quasi tutti da bambini si ammalano spesso e crescendo iniziano ad ammalarsi sempre meno, fino ad arrivare a periodi di interi anni di completa salute) e/o l'aver sospesi alcuni farmaci e/o l'aver cambiato stile di vita (rimozione allergeni, cambio sport)?
Sei convinto che i farmaci omeopatici abbiano contribuito alla risoluzione dei tuoi problemi? Dato che la comunità scientifica internazionale (quella che non vende omeopatici ovviamente) la ritiene all'unanimità assolutamente ed inequivocabilmente incapace di qualsiasi potere terapeutico oltre al placebo, sei tutt'ora convinto che la tua guarigione sia stata determinata dall'aver assunto farmaci omeopatici?
Hai mai pensato di essere stato gestito male (anche per l'ignoranza su certi aspetti che all'epoca poteva esserci anche in un luminare)?

Kite
10-10-2009, 12:55
Ma se sai che non è altro che un placebo sai anche che il tuo stare meglio deriva da una questione psicologica, e non dalla sostanza che assumi, tant'è che l'effetto placebo puoi averlo con una qualsiasi mentina, basta dire al paziente che è un farmaco o che è un prodotto alternativo (non è molto etico ma con mia nonna funziona)... Nessuno sta negando che l'effetto placebo esista, i parametri clinici stessi spesso e volentieri migliorano in maniera anche sorprendente (per lo stesso meccanismo per cui si dice al paziente che deve lottare, che deve pensare positivo, son tutte cose che realmente aiutano la guarigione).
Tuttavia quello che mi chiedo è: se sai che quel prodotto omeopatico in realtà non fa niente di per sé, ma il tuo star meglio deriva solo e soltanto dall'idea di aver preso qualcosa, cosa ti spinge a prenderlo comunque? Ma soprattutto, cosa ti spinge a spendere per qualcosa che sai già essere un bel niente? Il solo fatto di "prendere qualcosa", anche se sei consapevole di non prendere niente, ti aiuta a sentirti meglio?

Probabilmente è proprio questo il punto: se la cosa fa stare meglio, ma siamo coscienti del fatto che se abbiamo una polmonite non ci aiuterà, perchè non prenderla ugualmente ed evitare di imbottirsi di farmaci? Dopotutto nel passato quando si aveva mal di gola si prendeva una bella tazza di latte e cognac e tutti a letto....

Chiros
10-10-2009, 12:59
Dopotutto nel passato quando si aveva mal di gola si prendeva una bella tazza di latte e cognac e tutti a letto....

Verissimo. La mia bisnonna centenaria guariva dalla febbre con la grappa!
Se non l'avessi visto non ci crederei.

aggo85
10-10-2009, 13:23
Probabilmente è proprio questo il punto: se la cosa fa stare meglio, ma siamo coscienti del fatto che se abbiamo una polmonite non ci aiuterà, perchè non prenderla ugualmente ed evitare di imbottirsi di farmaci? Dopotutto nel passato quando si aveva mal di gola si prendeva una bella tazza di latte e cognac e tutti a letto....

La cosa che non comprendo è come si possano spendere decine se non centinaia di euro per qualcosa che siamo coscienti che non fa niente, solo per il gusto di prenderla. Una tazza di latte e cognac non costa 20 euro...
Un conto è non sapere della provata inefficacia e quindi beneficiare dell'effetto placebo, ma la cosa che mi stupisce è che a quanto pare il conoscerne la natura non cambi le cose.

Un conto è dire tirati 8 pizzicotti a 2 centimetri dal naso, un conto è dire vai e spendi soldi. Secondo me non è etico.

musclemuseum
10-10-2009, 13:59
C'è da vedere quali, dati come e perché. Da piccolo presumo che sia circa vent'anni fa, le cose sono un po' cambiate.

Ho sentito cose da alcuni infermieri da prenderli e sbatterli nel muro. Alcuni di questi sono ottimi infermieri comunque, visto che non sono loro a prescrivere le terapie. Ho sentito dire cose da tecnici microbiologi sulla cura delle infezioni da accapponare la pelle. Ne sapranno? Evidentemente no. Non sto dicendo che tuo padre sia uno di questi, sto dicendo che il fatto che sia infermiere può voler dire ben poco.



1) Col cortisone non si cura quasi niente, o meglio si curano i sintomi, ma non si risolve la patologia sottostante, anzi, nel caso di malattie infettive se non associato alle giuste cure può peggiorare le cose in quanto l'infiammazione è un fenomeno protettivo, così come la febbre, senza contare l'effetto depressivo del cortisone sul sistema immunitario. Non hai descritto bene cosa facevi, ma se prendevi solo cortisone vai sicuro che hai fatto bene a cambiare medico, hai solo sbagliato nel farlo.
2) L'influenza non può venire a distanza di due settimane regolarmente, specialmente nel periodo non epidemico, quindi è escluso che tu ogni due settimane avessi l'influenza, ma anche ogni mese o ogni due. A naso il tuo potrebbe essere stato un problema di CMV o EBV cronicizzati (che si manifestano con sindromi simil influenzali) a causa di una non completamente efficiente risposta immune compatibile con l'età, e il cortisone potrebbe aver facilitato la cosa.
Il tuo medico fece test in questo senso?
3) Il nuoto inoltre è uno sport che espone enormemente alle infezioni respiratorie e non (vedi otite batterica che a sua volta può essere associata a febbre) e all'irritazione delle vie respiratorie causata dal cloro, che a sua volta, oltre a dare sintomi che potresti aver scambiato per asma, potrebbe aver favorito le infezioni.
4) Avevi mai fatto test allergologici prima di rivolgerti all'omeopata? Se sì, era stato il cortisone la cura?
Il fatto che l'omeopata di facesse quelle domande strane dimostra che non te le aveva fatte il tuo medico. Il chiederti che gusti ti piacevano di gelato era un approccio pediatrico per chiedere le tue abitudini alimentari, cosa che può entrarci eccome coi sintomi, specie a livello allergologico. Idem per il decubito notturno.
5) Per concludere, i farmaci tradizionali possono manifestare reazioni avverse, le più comuni delle quali sono sintomi tipicamente influenzali come cefalea, stanchezza, dolore muscolare (tranne in rari casi la febbre), il solo fatto di averli sospesi (specie i cortisonici se il tuo problema era un sistema immune non completamente efficiente) ha condotto probabilmente a guarigione spontanea. Hai continuato a fare nuoto o hai cambiato sport? Se l'hai fatto anche questo potrebbe dire moltissimo.

Sei cosciente di cosa è l'omeopatia? Hai mai pensato che la soluzione dei tuoi problemi possa essere stata la crescita (quasi tutti da bambini si ammalano spesso e crescendo iniziano ad ammalarsi sempre meno, fino ad arrivare a periodi di interi anni di completa salute) e/o l'aver sospesi alcuni farmaci e/o l'aver cambiato stile di vita (rimozione allergeni, cambio sport)?
Sei convinto che i farmaci omeopatici abbiano contribuito alla risoluzione dei tuoi problemi? Dato che la comunità scientifica internazionale (quella che non vende omeopatici ovviamente) la ritiene all'unanimità assolutamente ed inequivocabilmente incapace di qualsiasi potere terapeutico oltre al placebo, sei tutt'ora convinto che la tua guarigione sia stata determinata dall'aver assunto farmaci omeopatici?
Hai mai pensato di essere stato gestito male (anche per l'ignoranza su certi aspetti che all'epoca poteva esserci anche in un luminare)?

guarda, posso dirti che con il senno di poi sono in grado di riconoscere certe cavolate, così come i miei genitori sono in grado, sempre con il senno di poi, stabilire se 10, 15, 20 anni prima avevano fatto cavolate (pensando all'epoca di fare la scelta migliore, ma con le conoscenze future rendersi conto dell'esatto contrario) e ti posso assicurare che mio padre è molto competente (più di molti dottori laureati che dicono castronerie) e su tutto ciò su cui è sicuro "solo" al 100%, e non al 200%, chiede consiglio solo ai medici e ai dottori di cui si fida (in quanto può scegliere tra molti di essi, lavorando appunto in un ospedale, quindi sceglie solo i migliori). e solo quando la sua sicurezza sale al 200% allora mi dà una cura (in fondo sono il suo unico figlio, e i miei sono genitori apprensivi, quindi per me vogliono solo il meglio del meglio del meglio. sì, come tutti i genitori, lo so, ma con un tale livello di apprensione (attenzione, non castrazione nei miei riguardi, mi lasciano fare tutto ciò che ritengo giusto; per farti capire ci sentiamo tutti i giorni (vivo fuori casa) e se per caso dico che ho "un po' di mal di gola", subito che contattano tizio e caio per potermi suggerire cosa fare, mentre sento altri miei amici che li sentono una volta a settimana. questo solo per far capire che un alto livello di precauzione unito a una più che buona dose di competenza, arriva a dare ottimi risultati).
ora, tu hai aperto un tread che si chiama omeopatia, che ne pensate?. io ti ho detto la mia esperienza e quello che penso. so che tu non consci i miei genitori, e in particolare non conosci il livello di professionalità di mio padre o dei suoi colleghi, ma credo che chiunque sappia capire "i limiti" dei propri genitori, specie ora che siamo "grandi". Se i miei vengono a trovarmi e ho bisogno che mi portino qualcosa, lo dico a mia madre perchè si ricorda meglio di mio padre (mio papà non è mai riuscito a ricordarsi il giorno della settimana in cui al liceo uscivo un'ora prima perchè c'era religione e preparava il pranzo alla solita ora), ma su eventuali problemi di salute mi rivolgo a mio padre e non a mia mamma. questo perchè ormai, conoscendo i miei, so chi "è meglio in cosa".
so che l'hai scritto perchè, non conoscendolo, non puoi sapere il suo "livello"


Ho sentito cose da alcuni infermieri da prenderli e sbatterli nel muro. Alcuni di questi sono ottimi infermieri comunque, visto che non sono loro a prescrivere le terapie. Ho sentito dire cose da tecnici microbiologi sulla cura delle infezioni da accapponare la pelle. Ne sapranno? Evidentemente no. Non sto dicendo che tuo padre sia uno di questi, sto dicendo che il fatto che sia infermiere può voler dire ben poco.

però mi viene da dire che se non ti fidi della nosta (del forum) valutazione (e mi riferisco al livello di preparazione in materia di mio padre e delle persone che consulta), allora certe cose cosa le chiedi a fare?

ti faccio un altro esempio: io faccio una domanda su come funziona il rinnovo di un passaporto all'estero o di una carta d'identità, e anche alcune info su come muovermi nel caso mi scada mentre sono al di fuori dell'italia.
tu (o chiunque altro) mi rispondi dicendomi che hai chiesto a tuo padre, che lavora al comune, e mi dai le risposte.
ora, le mie valutazioni (in quanto non conosco tuo padre, e sugli statali che lavorano al comune se ne sanno e se ne sono sentite e se ne possono dire parecchie) sulla tua risposta sono 2:
1) immagino che sappia che tipo di persona è suo padre (ignorante in materia anche se ci lavora, o competente, o molto competente) e siccome ha chiesto a lui, vorrà dire che si fida, altrimenti avrebbe chiesto a un'altra persona o più semplicemente, se non si fida delle conoscenze del padre (visto che non ha 5 anni, età in cui ti fidi ciecamente dei tuoi genitori) non mi avrebbe risposto.
2) se tira in mezzo suo papà, è prechè è sicuro di quello che dice: non posso pensare che se io chieda quanto fa 2+2? e tu scriva mio papà dice 5, io poi vado fino in fondo, controllo, e ti rispondo che mi sono documentato, ho detto che fa 5 e mi hanno riso in faccia! ma tua papà ne sa?! dò per scontato che se "tiri in mezzo" certe persone a te care, specificando anche chi sono (dire che un mio amico ha detto una cazzata, chissene, tanto non sai e non saprai mai di chi sto parlando) vorrai far loro fare bella figura, nel limite del possibile. specie se le cose che dici le dai per certe, e non per "ho chiesto a mio papà che lavora lì, e ha detto che potrebbe essere così, ma non ne è certo perchè lui quello non lo tratta in prima persona".

io la vedo così.



musclemuseum

aggo85
10-10-2009, 14:31
Tuo padre e i medici a cui chiede sono aggiornati? Sono coscienti del fatto che LANCET, e non donna moderna, l'OMS, e non l'associazione caccia&pesca, ha scritto chiaro e tondo che l'omeopatia è priva di qualsiasi potere terapeutico a fronte di centinaia e centinaia di studi a sfavore contro 0 studi a favore?

Nessuno sta mettendo in discussione la professionalità di tuo padre o chissacché, né sta mettendo in discussione scelte fatte 20 anni fa, ti stavo semplicemente chiedendo se, alla luce di quanto la comunità scientifica ha accertato negli ultimi anni, tu, tuo padre o i medici di cui si fida, continuate a giudicare l'omeopatia valida e perché.

Visto che io questa cosa non me la spiego, vorrei capire come mai la gente continua a spendere soldi per niente. E non dirmi perché mi fido di mio padre, perché se mio padre dice una cosa e la comunità internazionale, all'unisono, ne dice un'altra, almeno il dubbio mi viene.

Ketamina
10-10-2009, 14:33
Ho due medici in famiglia. Sticavoli dell'omeopatia. :esd:

musclemuseum
10-10-2009, 14:43
Tuo padre e i medici a cui chiede sono aggiornati? Sono coscienti del fatto che LANCET, e non donna moderna, l'OMS, e non l'associazione caccia&pesca, ha scritto chiaro e tondo che l'omeopatia è priva di qualsiasi potere terapeutico a fronte di centinaia e centinaia di studi a sfavore contro 0 studi a favore?

Nessuno sta mettendo in discussione la professionalità di tuo padre o chissacché, né sta mettendo in discussione scelte fatte 20 anni fa, ti stavo semplicemente chiedendo se, alla luce di quanto la comunità scientifica ha accertato negli ultimi anni, tu, tuo padre o i medici di cui si fida, continuate a giudicare l'omeopatia valida e perché.

Visto che io questa cosa non me la spiego, vorrei capire come mai la gente continua a spendere soldi per niente. E non dirmi perché mi fido di mio padre, perché se mio padre dice una cosa e la comunità internazionale, all'unisono, ne dice un'altra, almeno il dubbio mi viene.

fatti fare una domanda: se sai già la risposta, perchè continui a chiedere?


musclemuseum

aggo85
10-10-2009, 14:59
perché la mia domanda non "è credi che l'omeopatia funzioni?", è "perché lo credi?"

Ma evidentemente tu dai talmente per scontato che funzioni, anche se la tua convinzione si basa solo su fiducia incondizionata e non su prove, e nonostante ci siano eoni di prove che dimostrano il contrario, che in effetti la domanda non ha molto senso.

papclems
10-10-2009, 16:13
ribadisco, io con l'emicrania che ho col cavolo che la curo se piglio pasticche o gocce omeopatiche.

i Bimbi che prendono il raffreddore e poi se peggiora finiscono in laringospasma.. con cavolo che li salvo con le gocce, purtroppo.

musclemuseum
10-10-2009, 16:21
perché la mia domanda non "è credi che l'omeopatia funzioni?", è "perché lo credi?

Perché con i miei problemi ho provato sia la medicina tradizionale che quella omeopatica. Con la prima ho avuto buoni risultati, con la seconda ho avuto ottimi risultati.

musclemuseum

Dampyr
10-10-2009, 16:39
Perché con i miei problemi ho provato sia la medicina tradizionale che quella omeopatica. Con la prima ho avuto buoni risultati, con la seconda ho avuto ottimi risultati.

musclemuseum

Lo sai vero che ti sei curato praticamente con dell'acqua?

Dr_Velvet
10-10-2009, 16:56
Dopotutto nel passato quando si aveva mal di gola si prendeva una bella tazza di latte e cognac e tutti a letto....
magari un antibiotico al posto della tazza di latte avrebbe ridotto il rischio di sviluppare problemi alle valvole cardiache,sintomatici a distanza di anni.
Non è poi così semplice la faccenda...

aggo85
10-10-2009, 17:11
Perché con i miei problemi ho provato sia la medicina tradizionale che quella omeopatica. Con la prima ho avuto buoni risultati, con la seconda ho avuto ottimi risultati.

musclemuseum

E di tutta la paginata che ho scritto prima con l'analisi del perché possa essere andata così ti è rimasto solo quel paragrafetto inutile. Capito.

Chiros
10-10-2009, 19:49
magari un antibiotico al posto della tazza di latte avrebbe ridotto il rischio di sviluppare problemi alle valvole cardiache,sintomatici a distanza di anni.
Non è poi così semplice la faccenda...

Cioè un mal di gola curato senza antibiotici aumenta il rischio di sviluppare problemi alle valvole cardiache a distanza di anni?:confused:

musclemuseum
10-10-2009, 19:56
E di tutta la paginata che ho scritto prima con l'analisi del perché possa essere andata così ti è rimasto solo quel paragrafetto inutile. Capito.

vorrà dire che in questo post non riesco a spiegarmi.


musclemuseum

musclemuseum
10-10-2009, 19:58
Lo sai vero che ti sei curato praticamente con dell'acqua?

beh, non si dice che bere tanto fa bene?! :D



musclemuseum


PS: scusate il doppio post

Dr_Velvet
10-10-2009, 20:36
Cioè un mal di gola curato senza antibiotici aumenta il rischio di sviluppare problemi alle valvole cardiache a distanza di anni?:confused:

Si chiama malattia reumatica,si può(e sottolineo SI PUO',cioè è una eventualità) sviluppare da faringite streptococcica da streptococco beta-emolitico di gruppo A e fra le sue manifestazioni principali c'è l'endocardite reumatica,che,seppur in declino,rimane la causa piu' comune di vizi valvolari.
Ovviamente inutile andarsene in panico per ogni mal di gola di un bambino o di un ragazzino,perchè spesso virale o dovuto ad altri batteri:)
Però ecco,con una occhiata da parte del medico, un tampone faringeo per individuare il microrganismo interessato e una sola dose di penicillina,hai evitato un problema che un bambino si ritroverà da adulto.
E mi pare che questi accorgimenti contribuiscano a garantire una vita migliore e piu' lunga del latte caldo col superalcolico...

danybig82
10-10-2009, 20:38
ansiaaaaaaaaaaa.....non lo prendo mai l'antibiotico quando ho mal di gola :cry2:

Dr_Velvet
10-10-2009, 20:41
ansiaaaaaaaaaaa.....non lo prendo mai l'antibiotico quando ho mal di gola :cry2:
ormai sei un ometto :asd:
la cosa ti interessa poco...
Ho scritto per caso che bisogna prendere sempre l'antibiotico quando si ha mal di gola?Anzi,l'uso indiscriminato dell'antibiotico è uno dei nemici del medico,perchè induce resistenze batteriche.
Comunque scusatemi se accenno a messaggi medico-terroristici,ho un esamone...deve essere lo stress :suspi:

danybig82
10-10-2009, 20:48
ormai sei un ometto :asd:
la cosa ti interessa poco...
Ho scritto per caso che bisogna prendere sempre l'antibiotico quando si ha mal di gola?Anzi,l'uso indiscriminato dell'antibiotico è uno dei nemici del medico,perchè induce resistenze batteriche.
Comunque scusatemi se accenno a messaggi medico-terroristici,ho un esamone...deve essere lo stress :suspi:

:esd:


cmq in bocca al lupo :up::sgrat:

Kite
11-10-2009, 17:53
La cosa che non comprendo è come si possano spendere decine se non centinaia di euro per qualcosa che siamo coscienti che non fa niente, solo per il gusto di prenderla. Una tazza di latte e cognac non costa 20 euro...
Un conto è non sapere della provata inefficacia e quindi beneficiare dell'effetto placebo, ma la cosa che mi stupisce è che a quanto pare il conoscerne la natura non cambi le cose.

Un conto è dire tirati 8 pizzicotti a 2 centimetri dal naso, un conto è dire vai e spendi soldi. Secondo me non è etico.

20 euro??? Io ricordo che le goccine per il mal di testa le avevo pagate sì e no 7 euro, tal quanto si paga il nostro comune moment (anzi quello forse costa di più).

Ovvio che se mi chiedessero 20 euro per un placebo col cavolo che li spenderei, a quel punto mi faccio una bella tisana e qualche goccia di echinacea e via! (oppure posso sempre scolarmi la bottiglia di cognac hihi)

Kite
11-10-2009, 17:54
magari un antibiotico al posto della tazza di latte avrebbe ridotto il rischio di sviluppare problemi alle valvole cardiache,sintomatici a distanza di anni.
Non è poi così semplice la faccenda...

Infatti qualche post più sopra ho detto che per curarsi da malattie serie non basta certo il latte e cognac o qualche goccia :D