1nsan3
16-10-2009, 13:36
:eek::eek:
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_16/mesiano-servizio-mattino-cinque-fnsi_462cbd36-ba3b-11de-9645-00144f02aabc.shtml
ma.....ma......:suspi:
Non è passato inosservato il servizio su Raimondo Mesiano trasmesso giovedì mattina su Mattino 5, programma della prima rete Mediaset. Il giudice del Csm, autore della sentenza Fininvest-Cir, è stato seguito e ripreso mentre passeggia a Milano, fuma qualche sigaretta, va dal parrucchiere e infine si siede su una panchina. Tutte queste azioni vengono definite dalla giornalista «stranezze», compreso il fatto che il giudice indossi dei calzini azzurri con mocassini bianchi (
ANM: «UNA VERGOGNA»- Dura e immediata la protesta delle toghe. «Siamo esterrefatti e indignati per la gravissima campagna di denigrazione e di aggressione nei confronti del giudice Raimondo Mesiano, da parte dei giornali e delle televisioni del gruppo Fininvest e della famiglia Berlusconi», dichiarano il presidente e il segretario dell'associazione nazionale magistrati, Luca Palamara e Giuseppe Cascini.
KGB - «Si respira un'aria che ricorda un po' i bei tempi del Kgb, quando, a prescindere dall'oggetto, si pestavano i soggetti. Sento tirare un po' l'aria putiniana». Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, commenta così i dedicati da «Il Giornale» e «Mattino 5» alla figura del giudice Mesiano. «Il presidente del Consiglio aveva annunciato che sul giudice se ne sarebbero sentite delle "belle". Con un'interrogazione parlamentare, insieme ad altri colleghi, abbiamo chiesto che rispondesse a questa undicesima domanda: quali sono queste "belle" che si dovrebbero sapere su Mesiano? Ora a rispondere arrivano le testate di famiglia, Canale 5 e Il Giornale». «Tra un po' - dice Giulietti chiederanno la perizia psichiatrica per il colore dei calzini». Il portavoce di Articolo 21 aggiunge: «Al di là di ogni ironia siamo in presenza di un presidente del Consiglio che accende e spegne l'interruttore dei media per denigrare gli avversari».
SINDACATO GIORNALISTI - La Federazione nazionale della stampa, il sindacato dei giornalisti, si rivolge direttamente al premier Berlusconi: «Visto che il presidente del Consiglio continua a deprecare "l'uso criminoso" della tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito Annozero, gli rivolgiamo una domanda: come considera l’uso della tv che è stato fatto giovedì mattina dalla più importante rete Mediaset?» chiede il presidente Roberto Natale, che spiega: «Il servizio trasmesso su Mattino 5 somiglia molto a un pestaggio mediatico, del quale peraltro l’onorevole Berlusconi aveva già dato preavviso nei giorni scorsi. Ci sembra un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi».
GARANTE DELLA PRIVACY - Sempre su Mesiano, oggi il quotidiano Il Giornale pubblica il racconto di un anonimo avvocato che tre anni fa avrebbe carpito in un ristorante alcune frasi dello stesso giudice, a commento dei risultati delle elezioni politiche 2006. «È un racconto evidentemente privo di qualsiasi riscontro, e dal quale tuttavia non si potrebbe trarre alcun elemento sulla mancanza di correttezza del magistrato nell’esercizio della giurisdizione - affermano i vertici dell’Anm -. Non crediamo che esistano precedenti simili in Italia, per denigrare una persona e delegittimare una funzione essenziale e delicata per la civile convivenza in uno Stato di diritto. Chiediamo al Garante della privacy, e a tutte le persone e le istituzioni che abbiano titolo e responsabilità per intervenire, di far cessare questa vergogna».
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_16/mesiano-servizio-mattino-cinque-fnsi_462cbd36-ba3b-11de-9645-00144f02aabc.shtml
ma.....ma......:suspi:
Non è passato inosservato il servizio su Raimondo Mesiano trasmesso giovedì mattina su Mattino 5, programma della prima rete Mediaset. Il giudice del Csm, autore della sentenza Fininvest-Cir, è stato seguito e ripreso mentre passeggia a Milano, fuma qualche sigaretta, va dal parrucchiere e infine si siede su una panchina. Tutte queste azioni vengono definite dalla giornalista «stranezze», compreso il fatto che il giudice indossi dei calzini azzurri con mocassini bianchi (
ANM: «UNA VERGOGNA»- Dura e immediata la protesta delle toghe. «Siamo esterrefatti e indignati per la gravissima campagna di denigrazione e di aggressione nei confronti del giudice Raimondo Mesiano, da parte dei giornali e delle televisioni del gruppo Fininvest e della famiglia Berlusconi», dichiarano il presidente e il segretario dell'associazione nazionale magistrati, Luca Palamara e Giuseppe Cascini.
KGB - «Si respira un'aria che ricorda un po' i bei tempi del Kgb, quando, a prescindere dall'oggetto, si pestavano i soggetti. Sento tirare un po' l'aria putiniana». Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, commenta così i dedicati da «Il Giornale» e «Mattino 5» alla figura del giudice Mesiano. «Il presidente del Consiglio aveva annunciato che sul giudice se ne sarebbero sentite delle "belle". Con un'interrogazione parlamentare, insieme ad altri colleghi, abbiamo chiesto che rispondesse a questa undicesima domanda: quali sono queste "belle" che si dovrebbero sapere su Mesiano? Ora a rispondere arrivano le testate di famiglia, Canale 5 e Il Giornale». «Tra un po' - dice Giulietti chiederanno la perizia psichiatrica per il colore dei calzini». Il portavoce di Articolo 21 aggiunge: «Al di là di ogni ironia siamo in presenza di un presidente del Consiglio che accende e spegne l'interruttore dei media per denigrare gli avversari».
SINDACATO GIORNALISTI - La Federazione nazionale della stampa, il sindacato dei giornalisti, si rivolge direttamente al premier Berlusconi: «Visto che il presidente del Consiglio continua a deprecare "l'uso criminoso" della tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito Annozero, gli rivolgiamo una domanda: come considera l’uso della tv che è stato fatto giovedì mattina dalla più importante rete Mediaset?» chiede il presidente Roberto Natale, che spiega: «Il servizio trasmesso su Mattino 5 somiglia molto a un pestaggio mediatico, del quale peraltro l’onorevole Berlusconi aveva già dato preavviso nei giorni scorsi. Ci sembra un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi».
GARANTE DELLA PRIVACY - Sempre su Mesiano, oggi il quotidiano Il Giornale pubblica il racconto di un anonimo avvocato che tre anni fa avrebbe carpito in un ristorante alcune frasi dello stesso giudice, a commento dei risultati delle elezioni politiche 2006. «È un racconto evidentemente privo di qualsiasi riscontro, e dal quale tuttavia non si potrebbe trarre alcun elemento sulla mancanza di correttezza del magistrato nell’esercizio della giurisdizione - affermano i vertici dell’Anm -. Non crediamo che esistano precedenti simili in Italia, per denigrare una persona e delegittimare una funzione essenziale e delicata per la civile convivenza in uno Stato di diritto. Chiediamo al Garante della privacy, e a tutte le persone e le istituzioni che abbiano titolo e responsabilità per intervenire, di far cessare questa vergogna».