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Visualizza Versione Completa : Tracce di pensiero in stato vegetativo



Chiros
05-02-2010, 11:12
http://terzotriennio.blogspot.com/2010/02/tracce-di-pensiero-nello-stato.html

aggo85
05-02-2010, 11:26
Non è una cosa affatto nuova, si parla di "Stato di minima coscienza" (che racchiude quadri migliori di questo, ma è anche questo), ed è differente dallo "Stato vegetativo persistente" proprio per la rilevazione di attività corticali, seppur minime, in risposta a determinati stimoli, con metodiche strumentali (in particolare risonanza magnetica funzionale).
In questo caso si può parlare di errore di diagnosi più che di una nuova concezione di coma. L'articolo mi pare abbastanza pretestuoso, l'attuale classificazione prevede già lo stato di minima coscienza e lo differenzia dallo stato vegetativo persistente, se il paziente aveva in effetti tale attività è stata sbagliata semplicemente la diagnosi, o per accertamenti mal eseguiti o eseguiti con metodiche non sufficientemente sensibili.

Da qui a dire che lo stato vegetativo persistente (Eluana) non esiste e che va rivisto tutto alla luce di questo caso ci passa un abisso.
Se hanno trovato metodiche più sensibili semplicemente hanno ridotto il numero di falsi negativi, ma questo non va a inficiare quello che è il significato delle due diagnosi in senso teorico, né ne determina un accorpamento.

Beren
05-02-2010, 11:33
Non è una cosa affatto nuova, si parla di "Stato di minima coscienza", ed è differente dallo "Stato vegetativo persistente" proprio per la rilevazione di attività corticali, seppur minime, in risposta a determinati stimoli, con metodiche strumentali (in particolare risonanza magnetica funzionale).
In questo caso si può parlare di errore di diagnosi più che di una nuova concezione di coma. L'articolo mi pare abbastanza pretestuoso, l'attuale classificazione prevede già lo stato di minima coscienza e lo differenzia dallo stato vegetativo persistente, se il paziente aveva in effetti tale attività è stata sbagliata semplicemente la diagnosi, o per accertamenti mal eseguiti o eseguiti con metodiche non sufficientemente sensibili.

Da qui a dire che lo stato vegetativo persistente (Eluana) non esiste e che va rivisto tutto alla luce di questo caso ci passa un abisso.
Se hanno trovato metodiche più sensibili semplicemente hanno ridotto il numero di falsi negativi, ma questo non va a inficiare quello che è il significato delle due diagnosi in senso teorico, né ne determina un accorpamento.

amen:sisi:

Chiros
05-02-2010, 12:41
Non è una cosa affatto nuova, si parla di "Stato di minima coscienza" (che racchiude quadri migliori di questo, ma è anche questo), ed è differente dallo "Stato vegetativo persistente" proprio per la rilevazione di attività corticali, seppur minime, in risposta a determinati stimoli, con metodiche strumentali (in particolare risonanza magnetica funzionale).
In questo caso si può parlare di errore di diagnosi più che di una nuova concezione di coma. L'articolo mi pare abbastanza pretestuoso, l'attuale classificazione prevede già lo stato di minima coscienza e lo differenzia dallo stato vegetativo persistente, se il paziente aveva in effetti tale attività è stata sbagliata semplicemente la diagnosi, o per accertamenti mal eseguiti o eseguiti con metodiche non sufficientemente sensibili.

Da qui a dire che lo stato vegetativo persistente (Eluana) non esiste e che va rivisto tutto alla luce di questo caso ci passa un abisso.
Se hanno trovato metodiche più sensibili semplicemente hanno ridotto il numero di falsi negativi, ma questo non va a inficiare quello che è il significato delle due diagnosi in senso teorico, né ne determina un accorpamento.


Anche sulla prima pagina del corriere di oggi parlano di stato vegetativo. http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Salute&vxClipId=2524_3218b9ba-11c2-11df-806e-00144f02aabe&vxBitrate=300

Anche qui http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Scienze_e_tecnologia/Salute-ricerca-pazienti-stato-vegetativo-possono-parlare/04-02-2010/1-A_000080173.shtml

Sarà un problema di terminologia.

Comunque ridurre il numero di falsi negativi è una gran cosa.

aggo85
05-02-2010, 13:24
Anche sulla prima pagina del corriere di oggi parlano di stato vegetativo. http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Salute&vxClipId=2524_3218b9ba-11c2-11df-806e-00144f02aabe&vxBitrate=300

Anche qui http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Scienze_e_tecnologia/Salute-ricerca-pazienti-stato-vegetativo-possono-parlare/04-02-2010/1-A_000080173.shtml

Sarà un problema di terminologia.

Comunque ridurre il numero di falsi negativi è una gran cosa.

Se è per quello al Tg1 quando ci fu morte per meningite meningococcica parlarono di paura per il possibile contagio del virus, quando invece è un batterio (e non è una finezza, chi ha un minimo di conoscenze di biologia si mette a ridere su una cosa del genere).
Il problema è che i giornali parlano per fare notizia, e invece di interpellare qualche non dico luminare ma almeno cultore della materia, fanno fare gli articoli e i servizi dagli stessi giornalisti che fanno la rubrica gastronomica, spesso e volentieri uno scopiazza l'errore dell'altro et voilà, fatta la cattiva informazione su cui puntialmente si specula.
Avrebbe fatto notizia se avessero scritto "migliorate le tecniche per la diagnosi differenziale tra stato vegetativo e stato di minima coscienza"? Non credo. Così vende molto di più e a loro interessa quello.
Ridurre i falsi negativi è sempre una bella cosa, vale per ogni metodica e strumento, nel mezzo però c'entrano i costi e anche questioni etiche (vedi screening a tappeto per malattie incurabili, vedi utilizzare un macchinario 10 volte più costoso per un miglioramento di 1/1 milione), ma questo discorso non c'entra niente col 3d.

C'è da dire che almeno l'articolo del corriere parla di 4/23, dal primo articolo che avevi postato sembra che invece sia una proprietà di tutti gli stati vegetativi. Anche il servizio video è del tutto fuorviante e populistico.
Comunque per quel che sto vedendo non mi pare niente di nuovo, sempre risonanza magnetica è, dalle immagini mostrate non mi pare sia un problema di risoluzione, boh, non so cos'abbiano migliorato ma non è questo il punto. Anche se l'hanno fatto, si sta utilizzando una terminologia sbagliata, fuorviante e strumentalizzabile. Un conto è dire "pazienti in stato vegetativo hanno attività corticale", un altro è "alcuni pazienti in apparente stato vegetativo sono risultati essere invece in stato di minima coscienza, ovvero..."

Peraltro l'esempio del chiedere al paziente di pensare al tennis lo ricordo chiaramente a lezione di un anno e mezzo fa, classificato appunto come stato di minima coscienza.

EDIT: Sto leggendo l'articolo sul NEJM, lì si parla correttamente di stato di minima coscienza, perdipiù se ne riconduce la definizione al 2002.

In recent years, improvements in intensive care have led to an increase in the number of patients who survive severe brain injury. Although some of these patients go on to have a good recovery, others awaken from the acute comatose state but do not show any signs of awareness. If repeated examinations yield no evidence of a sustained, reproducible, purposeful, or voluntary behavioral response to visual, auditory, tactile, or noxious stimuli, a diagnosis of a vegetative state — or "wakefulness without awareness" — is made. Some patients remain in a vegetative state permanently. Others eventually show inconsistent but reproducible signs of awareness, including the ability to follow commands, but they remain unable to communicate interactively. In 2002, the Aspen Neurobehavioral Conference Work Group coined the term "minimally conscious state" to describe the condition of such patients, thereby adding a new clinical entity to the spectrum of disorders of consciousness.

slaine
05-02-2010, 21:58
Non è una cosa affatto nuova, si parla di "Stato di minima coscienza" (che racchiude quadri migliori di questo, ma è anche questo), ed è differente dallo "Stato vegetativo persistente" proprio per la rilevazione di attività corticali, seppur minime, in risposta a determinati stimoli, con metodiche strumentali (in particolare risonanza magnetica funzionale).
In questo caso si può parlare di errore di diagnosi più che di una nuova concezione di coma. L'articolo mi pare abbastanza pretestuoso, l'attuale classificazione prevede già lo stato di minima coscienza e lo differenzia dallo stato vegetativo persistente, se il paziente aveva in effetti tale attività è stata sbagliata semplicemente la diagnosi, o per accertamenti mal eseguiti o eseguiti con metodiche non sufficientemente sensibili.

Da qui a dire che lo stato vegetativo persistente (Eluana) non esiste e che va rivisto tutto alla luce di questo caso ci passa un abisso.
Se hanno trovato metodiche più sensibili semplicemente hanno ridotto il numero di falsi negativi, ma questo non va a inficiare quello che è il significato delle due diagnosi in senso teorico, né ne determina un accorpamento.
amen :sisi: