Visualizza Versione Completa : Hanno affondato Linkstreaming
"Roma - Si chiama "Little Angel" e viene descritta come un'operazione tesa a colpire "la più vasta rete di diffusione e messa in condivisione in rete di film ed opere cinematografiche in violazione alle norme sul copyright". Frutto della collaborazione tra Fiamme Gialle, Federazione contro la Pirateria Musicale (FPM) e la Federazione anti Pirateria Audiovisiva (FAPAV), Little Angel ha portato a perquisizioni in tre diverse regioni italiane e al sequestro di Linkstreaming.com, sito ospitato su server svedesi ma italianissimo nella gestione e nelle finalità di fruizione dei contenuti ivi presenti.
Nel comunicato ufficiale fatto pervenire a Punto Informatico, il Comando Provinciale di Cagliari della Guardia di Finanza fa sapere che il sequestro di Linkstreaming.com è il frutto ultimo di indagini condotte sin da febbraio 2010 sotto la coordinazione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari Giangiacomo Pilia. Indagati i 6 amministratori del sito per "aver divulgato al pubblico attraverso internet opere dell'ingegno protette dal diritto d'autore", un reato che se confermato comporterebbe la galera da 1 a 4 anni e multe tra i 2.500 e i 16mila euro.
Le Fiamme Gialle di Cagliari hanno agito di concerto con FAPAV, FPM e altri Nuclei della polizia tributaria sparsi in varie parti della penisola (Roma, Torino, Reggio Calabria e Gioia Tauro), e gli investigatori sono ora impegnati a "quantificare il giro d'affari ed i guadagni illegalmente conseguiti dai gestori del sito attraverso la fitta pubblicità ospitata sui propri frequentatissimi spazi web, ambiti dagli operatori commerciali per la spiccata visibilità che il sito assicurava ai loro prodotti e servizi nei confronti del grande pubblico della rete".
Secondo la GdF Linkstreaming era infatti "al primo posto nel panorama nazionale per numero di visitatori", offriva ai netizen italiani la possibilità di fruire di film e serie televisive recenti in streaming o di scaricare i contenuti con download diretto sui servizi di file hosting più popolari e poteva vantare un gruppo su Facebook con oltre 16mila iscritti. La decisione del Tribunale di Cagliari ha imposto ai provider italiani l'obbligo di filtrare l'accesso al sito sul territorio nazionale, nella stessa maniera in cui la Procura di Bergamo aveva già provveduto a inibire l'accesso a The Pirate Bay prima e al servizio di proxy labaia.net poi.
E proprio al caso The Pirate Bay e al pronunciamento della Corte di Cassazione - si richiama la Federazione dell'Industria Musicale Italiana (FIMI) nell'esprimere la propria soddisfazione in merito al sequestro, un sequestro che stabilisce che "chi favorisce la diffusione di contenuti, anche solo come link, è perseguibile" e "impone il blocco dei server esteri agli ISP italiani". "Mi auguro - ha commentato il presidente di FIMI Enzo Mazza - che altri siti ancora attivi sul fronte della distribuzione di contenuti illeciti in Italia o con server all'estero, decidano ora di cessare l'attività spontaneamente senza rischiare denunce e sequestri".
Ma se Guardia di Finanza e associazioni anti-pirateria parlano di sequestro e inibizione dell'accesso al sito, sembra esserci dell'altro. Diversamente da The Pirate Bay, infatti, Linkstreaming.com risulta irraggiungibile anche via proxy, mentre sul gruppo Facebook qualcuno suggerisce l'idea che l'errore principale degli admin sia stato quello di dare spazio all'advertising di siti di gioco d'azzardo non autorizzati dall'AAMS dando così motivo alla Finanza di agire in maniera tempestiva.
Che l'azione della Polizia tributaria abbia spaventato gli admin di Linkstreaming al punto da far decidere loro di chiudere tutto subito dopo le perquisizioni? Il sito non sembra essere frutto di una sofisticata mente del crimine organizzato o di un gruppo altamente specializzato e motivato pienamente consapevole delle proprie azioni: il Disclaimer del servizio accessibile ora grazie alla cache di Google, ricalcato su quello di altri siti che sembrano formare un piccolo network, prova maldestramente ad affermare la non responsabilità dei gestori (italiani) citando la legislazione vigente negli USA."
La cosa bellissima è che l'hanno chiuso più che altro perchè i golosoni degli admin hanno dato spazio a quanto evidenziato: esempio lampante dell'Italia... fai tutti gli impicci che vuoi, infrangi il copyright, diffondi musica illegalmente, ma se frodi un ente statale, ti mando la finanza...
Eravate fruitori del servizio? Condannate o appoggiate il fenomeno del download di prodotti protetti dal copyright?
ingegnerlillo
22-04-2010, 15:12
Qui (http://leonardo.lilik.it/files/hn-handout.pdf) puoi trovare una presentazione fatta da Leonardo Maccari sul tema della pirateria e del copyright, riporta dei dati interessanti...
Sinceramente, manco sapevo esistesse :p
Ketamina
22-04-2010, 15:24
Sinceramente, manco sapevo esistesse :p
:sisi:
PS:
Comprateveli i DVD barbùn. :p
Sinceramente, manco sapevo esistesse :p
Si diceva che fosse l'alternativa sicura al P2P... se devo essere sincero manco io ho mai scaricato da lì, mi sembrava tutto troppo poco protetto e inaffidabile...
Però in Italia penso sia il numero uno come servizio di download e soprattutto streaming, aperto al pubblico...
:sisi:
PS:
Comprateveli i DVD barbùn. :p
Io compro SOLO dvd e cd di determinati attori/cantautori, per premiare chi merita!
Io compro SOLO dvd e cd di determinati attori/cantautori, per premiare chi merita!
:esa:
Ketamina
22-04-2010, 15:35
No scusa Zid, ma questa è una cazzata. Tu decidi chi merita?
[QUOTE=Ketamina;812283]:sisi:
PS:
Comprateveli i DVD barbùn. :p[/QUOTE Quanto proposto dal Ministro Bondi (qui qualche cenno biografico se dovesse interessare) nel suo decreto riguardo l’estensione dell’equo compenso è azzardato ed ignorante quanto basta. Già da diverso tempo chiunque di noi acquisti supporti di memorizzazione comuni (come CD o DVD registrabili, vecchie musicassette o obsolete VHS, genericamente dispositivi elettronici in grado di riprodurre materiale coperto da copyright) sa che parte del prezzo dell’oggetto vola -come per magia- nelle casse della SIAE. A tutto ciò si vanno ora ad aggiungere apparati non precedentemente inclusi nel balzello … si parla di chiavette USB, hard disk, decoder, lettori mp3, console, cellulari.
Contrariamente alla precedente classificazione, qui si vanno ad intaccare le tecnologie, poco simpatico nei confronti di un consumatore già stanco delle scappatoie finanziare italiane inventate appositamente per riempire le casse altrui, alla salute di quelle tasse che dovevano abbassarsi e che invece aumentano prendendo letteralmente per i fondelli i cittadini di questa nazione.
Ehi Bondi … non so tu … ma fuori dall’area adibita alla sosta della tua poltrona che a sua volta regge il tuo regale culo rammollito da 110 e lode c’è gente che passa le ore della propria vita in un ufficio, gente che si prostituisce per l’economia italiana fatta di persone potenti alla costante ricerca di denaro facile, gente che torna distrutta a casa la sera e che guadagna 1000 euro al mese con i quali deve sopravvivere, pensare al bene della propria famiglia e cercare di costruirsi un futuro. Un futuro dubbio a dirla tutta, ne riparliamo tra una discreta manciata d’anni quando probabilmente la mia pensione non esisterà e si continuerà a lavorare fino a quando decideremo di passare dalla poltrona del nostro ufficio al comodo giaciglio acquistato dalle onoranze funebri cittadine.
Volendo seguire l’esempio di Giacomo Dotta provo a fare due conti e tirar fuori la spesa totale della postazione di casa (quindi evito di includere tanta roba):
HD interno da 500 GB
15 euro di rincaro (0,03 € per ciascun GB superati i 5 GB totali).
HD esterno da 250 GB
5 euro di rincaro (0,02 € per ciascun GB fino a 400 GB totali).
HD esterno da 1 TB (dati dei PC in casa)
10 euro di rincaro (0,01 € per ciascun GB superati i 400 GB totali).
HD esterno da 2 TB (backup dei PC in casa)
20 euro di rincaro (0,01 € per ciascun GB superati i 400 GB totali).
Chiavette USB (4 in casa) da 2, 4, 5 e 8 GB
0,20 € di rincaro sulla 2 GB (0,10 € per ciascun GB fino a 4 GB). 0,36 € di rincaro sulla 4 GB, 0,45 € sulla 5 GB e 0,72 € sulla 8 GB (0,09 € per ciascun GB superati i 4 GB).
Masterizzatore
5% su 40 € (acquistato da fornitore alcuni anni fa), quindi 2 €.
Alla lista non vado ad aggiungere le memorie SD che possiedo per le fotocamere di casa (la mia Nikon D60 che ne sfrutta 2 da 4 GB ciascuna, la Coolpix compatta che ne sfrutta una da 2 GB, la piccola Sony di mia sorella che ne sfrutta due da 1 GB ciascuna), il disco della Xbox 360, il disco esterno multimediale collegato al televisore e tanto altro ancora. Bastano e avanzano i 53 euro circa che vengono fuori semplicemente dai 9 elementi analizzati nell’elenco puntato.
Tanto per concludere in bellezza: quanti dei miei lettori possiedono un iPhone? Sappiate che -chi come me- ha acquistato il 3Gs da 32 GB pagherà in più 6,44 € all’atto dell’acquisto, 5,15 € per quelli che hanno il 16 GB. A chi volesse farsi lo stesso mio conto consiglio di dare una occhiata all’allegato tecnico ufficiale che riporta i prezzi per categoria:
:suspi:
No scusa Zid, ma questa è una cazzata. Tu decidi chi merita?
A livello personale... ovvio...
E poi nn sono uno scaricatore pazzo...
Guardo qualche streaming, ma scarico davvero pochissime cose... una volta ero più randomico... :sisi:
Joey-sama
22-04-2010, 15:46
e la quinta serie di dexter dove la vedo? :cry2:
Ketamina
22-04-2010, 15:49
A livello personale... ovvio...
E poi nn sono uno scaricatore pazzo...
Guardo qualche streaming, ma scarico davvero pochissime cose... una volta ero più randomico... :sisi:
A livello di gusti ci mancherebbe altro... ma non perché un gruppo non ti piace sei autorizzato a "rubargli" soldi scaricando ILLEGALMENTE il prodotto di tutti i loro sacrifici. Sarà che oramai "convivo" con un gruppo emergente e so quante ne stanno passando per fare un disco ma non riesco a condividere questa tua visione sull'argomento. :sisi:
Che poi i prezzi in generale si possano anche abbassare, è un altro discorso su cui mi trovi d'accordo.
_eNeRGy_
22-04-2010, 16:08
quelli di linkstreaming sono stati dei babbi.
passi che è tutto illegale, ma fintanto che mettevano solo link per i contenuti in streaming, erano tutti contenti, poi si son messi a mettere anche download di sw ... e li hanno evidentemente iniziato a rompere le balle.
A livello di gusti ci mancherebbe altro... ma non perché un gruppo non ti piace sei autorizzato a "rubargli" soldi scaricando ILLEGALMENTE il prodotto di tutti i loro sacrifici. Sarà che oramai "convivo" con un gruppo emergente e so quante ne stanno passando per fare un disco ma non riesco a condividere questa tua visione sull'argomento. :sisi:
Che poi i prezzi in generale si possano anche abbassare, è un altro discorso su cui mi trovi d'accordo.
Da una parte è vero, però parlando di musica la cosa è molto più complessa perché anche pensando di bloccare completamente tutto il P2P rimarrebbe una cosa chiamata youtube che non chiuderà mai, per la quale ci sono miliardi di estensioni per estrarre l'audio in ottima qualità dal video. Chiudi tutte queste estensioni? Bene, prendo un cavo audio del cazzo, lo attacco alle cuffie da un lato e al microfono dall'altro, accendo un qualsiasi registratore di suoni e lo faccio da solo senza programmi di conversione.
Di cosa mi accusi a quel punto, di registrare il suono che esce dalle mie casse?
Che fai, togli l'audio a tutti i filmati del mondo?
La verità è che nessuno può fermare il P2P o alla peggio youtube. Una soluzione ci sarebbe, ma è scomoda per le major, e sarebbe quella di spostare il mercato online, e non come fa Itunes.
Pensando all'esempio youtube, si potrebbe prevedere un pagamento di parte degli introiti pubblicitari per click del video contente la canzone intera o comunque più di una certa percentuale di essa, lasciando free l'utilizzo di piccoli spezzoni (un po' come succede con le fotocopie dei libri).
A quel punto si avrebbe un introito pay per listen piccolo cada uno, ma con grandi numeri, visto che l'utente non paga la canzone, ma la paga la pubblicità che l'utente vede.
bugsrunner
22-04-2010, 16:51
www.nata100.net
Ketamina
22-04-2010, 17:00
La verità è che nessuno può fermare il P2P o alla peggio youtube. Una soluzione ci sarebbe, ma è scomoda per le major, e sarebbe quella di spostare il mercato online, e non come fa Itunes.
Pensando all'esempio youtube, si potrebbe prevedere un pagamento di parte degli introiti pubblicitari per click del video contente la canzone intera o comunque più di una certa percentuale di essa, lasciando free l'utilizzo di piccoli spezzoni (un po' come succede con le fotocopie dei libri).
A quel punto si avrebbe un introito pay per listen piccolo cada uno, ma con grandi numeri, visto che l'utente non paga la canzone, ma la paga la pubblicità che l'utente vede.
Magari...
Joey-sama
22-04-2010, 17:02
A livello di gusti ci mancherebbe altro... ma non perché un gruppo non ti piace sei autorizzato a "rubargli" soldi scaricando ILLEGALMENTE il prodotto di tutti i loro sacrifici. Sarà che oramai "convivo" con un gruppo emergente e so quante ne stanno passando per fare un disco ma non riesco a condividere questa tua visione sull'argomento. :sisi:
Che poi i prezzi in generale si possano anche abbassare, è un altro discorso su cui mi trovi d'accordo.
non capisco perchè debba scaricare canzoni di gente che non gli piace però :esd:
Ketamina
22-04-2010, 17:12
non capisco perchè debba scaricare canzoni di gente che non gli piace però :esd:
:sbonk:
Mi sono effettivamente espresso male... :p
marcosanta_031
22-04-2010, 21:50
A livello di gusti ci mancherebbe altro... ma non perché un gruppo non ti piace sei autorizzato a "rubargli" soldi scaricando ILLEGALMENTE il prodotto di tutti i loro sacrifici. Sarà che oramai "convivo" con un gruppo emergente e so quante ne stanno passando per fare un disco ma non riesco a condividere questa tua visione sull'argomento. :sisi:
Che poi i prezzi in generale si possano anche abbassare, è un altro discorso su cui mi trovi d'accordo.
Keta ma.... che c'entra lo scaricare con i problemi a fare un disco? Un disco in Italia è un casino farlo per mille altri motivi, tipo che se non fai un genere che piace alle masse non puoi nemmeno sperare di essere più o meno prodotto. E ancora va bene che un disco anche dignitoso te lo produci ormai da solo/spendendo cifre discrete in uno studio di registrazione. O forse sono io che mi sono perso un passaggio logico nel tuo discorso... :asd:
Ketamina
22-04-2010, 21:56
Keta ma.... che c'entra lo scaricare con i problemi a fare un disco? Un disco in Italia è un casino farlo per mille altri motivi, tipo che se non fai un genere che piace alle masse non puoi nemmeno sperare di essere più o meno prodotto. E ancora va bene che un disco anche dignitoso te lo produci ormai da solo/spendendo cifre discrete in uno studio di registrazione. O forse sono io che mi sono perso un passaggio logico nel tuo discorso... :asd:
Secondo te non c'entra lo spendere soldi/tempo/pazienza per fare un disco che tanto uno si masterizza e/o scarica?
marcosanta_031
22-04-2010, 22:07
ok allora il problema non è fare il disco in sè quanto piu che altro se abbia senso farlo su supporti fisici. In ogni caso non lamentiamoci troppo. Se uno fa il botto tramite il download illegale e ci riempie i palazzetti voglio vedere se si lamenta.
Lasciando poi da parte il capitolo "Metallica e il download" eh... :asd:
Secondo te non c'entra lo spendere soldi/tempo/pazienza per fare un disco che tanto uno si masterizza e/o scarica?
Ti dico: quando appari sul mulo o su Linkstreaming significa che la tua fama è cresciuta... ovvio, vendi meno... ma può servirti da pubblicità gratuita!
O come dicono i mitici Ratti della Sabina, comprate un disco, e poi diffondetelo pure su internet quanto volete... :sisi:
Joey-sama
23-04-2010, 00:10
a me della musica frega una sega e utilizzavo solo lo streaming, arridatemelo :(
ho letto ieri l'articolo, la cosa che penso è: non cambierà niente.
un altro sito chiamato in un altra maniera darà gli stesso servizi a breve, proprio perchè come diceva qualcuno la condivisione non si può più fermare.
e non parlatemi di "rubare al povero cantautore"...l'unico ladro è la SIAE con quelle percentuali da strozzino sulle creazioni...
- senza contare che, l'anno scorso è stato l'anno in cui hanno venduto più Mp3 che cd, formato ormai morto.
- senza contare che la siae si prende già (come fatto notare) delle percentuali delinquenziali su supporti vergini su cui tu magari metterai delle foto su cui hai il copyright.
- senza contare che le hit più scaricate "illegalmente" sono anche le più vendute
Ketamina
23-04-2010, 13:01
ok allora il problema non è fare il disco in sè quanto piu che altro se abbia senso farlo su supporti fisici. In ogni caso non lamentiamoci troppo. Se uno fa il botto tramite il download illegale e ci riempie i palazzetti voglio vedere se si lamenta.
Lasciando poi da parte il capitolo "Metallica e il download" eh... :asd:
Se...
Scaricare musica da internet? «Non la considero un’azione illegale». A ribadirlo dalle frequenze di Radiouno è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni (anche musicista con i Distretto 51, nella foto a destra), che accende una polemica con la federazione italiana dei musicisti, ferrea nel perseguire la linea dura contro i cyberpirati. «Si è detto che è come andare in un supermercato e rubare la merce - osserva Maroni - Non è così, sarebbe così se io entrassi in un un sito che vende e rubassi la musica da lì; ma quando io scarico c’è il collegamento peer to peer, cioè tra computer privati. È come se il proprietario di questo computer dove io vado a prendere la musica facesse una copia di un cd che ha comprato e me la regalasse, cosa che avviene normalmente quando compriamo un cd e facciamo la copia per i nostri amici: è lo stesso meccanismo».
Per il ministro, «proporre sanzioni pesantissime come quelle in Francia, fino alla disconnessione da internet, è sbagliato e non funziona, anzi in Francia da quando c’è questa legge severissima il download è aumentato. La soluzione è un altra: quella di fare un grande sito nazionale, l’ho proposto da tempo ma senza essere ascoltato, dove si possa scaricare musica gratis legalmente e trovare degli sponsor che paghino il diritto d’autore a chi la musica la fa e ha diritto ad essere pagato per questo». daje maroni:asd:
Incredibile O_O
Sono d'accordo con Maroni O_O
La fine è vicina (cit.) :sisi:
Ketamina
23-04-2010, 15:53
Scaricare musica da internet? «Non la considero un’azione illegale». A ribadirlo dalle frequenze di Radiouno è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni (anche musicista con i Distretto 51, nella foto a destra), che accende una polemica con la federazione italiana dei musicisti, ferrea nel perseguire la linea dura contro i cyberpirati. «Si è detto che è come andare in un supermercato e rubare la merce - osserva Maroni - Non è così, sarebbe così se io entrassi in un un sito che vende e rubassi la musica da lì; ma quando io scarico c’è il collegamento peer to peer, cioè tra computer privati. È come se il proprietario di questo computer dove io vado a prendere la musica facesse una copia di un cd che ha comprato e me la regalasse, cosa che avviene normalmente quando compriamo un cd e facciamo la copia per i nostri amici: è lo stesso meccanismo».
Per il ministro, «proporre sanzioni pesantissime come quelle in Francia, fino alla disconnessione da internet, è sbagliato e non funziona, anzi in Francia da quando c’è questa legge severissima il download è aumentato. La soluzione è un altra: quella di fare un grande sito nazionale, l’ho proposto da tempo ma senza essere ascoltato, dove si possa scaricare musica gratis legalmente e trovare degli sponsor che paghino il diritto d’autore a chi la musica la fa e ha diritto ad essere pagato per questo». daje maroni:asd:
Beh ma questa sarebbe una cosa spettacolare. :)
Joey-sama
23-04-2010, 16:56
taaac, ora so chi votare :esd:
taaac, ora so chi votare :esd:
nuoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ooooooooooooooo
taaac, ora so chi votare :esd:
:joeyverde: :sisi:
Per citare il fondatore di Creative Commons, di cui vi consiglio il libro "Remix : il *futuro del copyright (e delle nuove generazioni) / Lawrence Lessig. - [Milano] : ETAS, 2009", credo che come al solito le lobbies non capiscano che "il nuovo" (in questo caso Internet) sia una risorsa e non un nemico.
Combattere il file sharing, che sia pirateria o meno, del web è come cercare di svuotare il mare con un colapasta.
Anzi, cercare di regolamentare il web in generale è improponibile: troppo grande e impalpabile.
Per cui tanto vale prenderlo dalla propria parte.
Lessig propone una cosa interessante: pagare per software.
Installi Emule?
Paghi X € forfettari per la licenza di utilizzo e di attivazione, come cifra sui diritti di autore e poi ci fai il file sharing che ti pare.
Un software di questo tipo eliminerebbe tutta la spazzatura e i fake tipici di queste reti peer-to-peer, renderebbe la gente tranquilla di scaricare e condividere qualunque cosa vogliano perchè sarebbe un sistema perfettamente legale.
Personalmente, io non faccio uso di P2P, ma mi capita di scaricare. So che però infrango le regole in certi casi, in altri no (come per gli episodi di Highlander: non esistono in DVD e l'unica sono le puntate registrate anni fa dalla TV che circolano in rete), in altri in parte (la serie TV o il CD mi piace e lo compro).
musclemuseum
25-04-2010, 05:34
se posso dire la mia, ognuno compra in base al rapporto qualità/prezzo e ai soldi che possiede.
sei ricco sfondato e puoi permetterti qualunque macchina tu voglia? ti compri una zonda, o la bugatti, o una ferrari, o una panda, o tutte e 4.
hai un budget oltre al quale non vuoi andare per la tua macchina? prendi in esame cosa puoi permetterti e scegli quello che preferisci fino a spendere l'ultimo euro a disposizione.
hai 1000 euro a disposizione? ti compri un'utilitaria di seconda mano di 10 anni e magari, se avanzi qualcosa, vedi di pagarci anche il bollo in quanto ti accontenti di qualunque macchina.
pensi che anche 500 euro siano troppi per una macchina? ti compri una bici e la macchina la eviti completamente.
stessa storia per cd musicali e dvd di film. cioè 40 euro per un film, a me, sembrano eccessivi. e mi piace molto l'HD, e non ho la possibilità di scaricare film in HD, quindi me li scarico in divx e me li faccio andare bene lo stesso. non esiste che spenda tutti quei soldi per un film, per me non li vale, fosse anche la versione superfiga del mio film preferito. o se proprio voglio, me ne compro uno all'anno. e ci sono un sacco di persone che trovano i dvd troppo costosi. e non perchè hanno la possibilità di scaricarli (i miei genitori non hanno mai comprato dvd in quanto per loro troppo costosi) gratuitamente. "la prima volta che ti chiamano asino, li mandi a quel paese, la seconda volta che ti chiamano asino gli dai un pugno sul muso, la terza volta che ti chiamano asino, forse è meglio che ti compri una soma" (cit.). cioè se un sacco di gente la pensa uguale, potrebbero anche sbagliarsi tutti, o forse i dvd sono veramente troppo costosi...
un discorso differente sono i cd musicali, in quanto le tracce sono ripetibili (un film non è che te lo vedi più di 1 volta ogni due mesi... e mi sembra di esser stato DECISAMENTE oltre gli standard), quindi uno può decidere a seconda di quanto reputa belle le canzoni di spendere la cifra richiesta. tuttavia se si ha intenzione di spendere non oltre una certa cifra, o non più di un cd al mese, si dovranno fare delle scelte in caso piacciano più di un certo numero di artisti.
l'idea del database generico sarebbe grandiosa. si potrebbe tranquillamente chiedere una quota di iscrizione, o una specie di "abbonamento". ovviamente il discorso si fa complicato, nel senso che quello che pe te può essere un prezzo onesto, per me potrebbe essere troppo, mentre un altro sarebbe pure disposto a pagare di più. l'idea della pubblicità, un po' come funziona per le reti tv, è ottima. inoltre se si mettessero anche film, serie tv, e-book, audiolibri, programmi per pc, giochi, (magari prendendo in considerazione il discorso abbonamenti ) sarebbe qualcosa di veramente futuristico e veramente veramente fichissimo. e i vari introiti andrebbero suddivisi tra le varie case a seconda di quanti download i loro prodotti avrebbero. sarebbe la cosa più incredibile che potrebbero mai relizzare, ed è per questo che non lo faranno mai.
musclemuseum
musclemuseum
25-04-2010, 05:36
per tenere i due discorsi "separati", ma nessuno conosce/usa animeonline?
ed eventuali altri?
e soprattutto, qualcosa in inglese (con o anche senza sottotitoli)?!?
musclemuseum
ingegnerlillo
25-04-2010, 11:41
Per citare il fondatore di Creative Commons, di cui vi consiglio il libro "Remix : il *futuro del copyright (e delle nuove generazioni) / Lawrence Lessig. - [Milano] : ETAS, 2009", credo che come al solito le lobbies non capiscano che "il nuovo" (in questo caso Internet) sia una risorsa e non un nemico.
Sono perfettamente daccordo.
Ma mi permetto di fare una precisazione: secondo me l'hanno capito eccome, è solo che continuano a lamentarsi lo stesso! Il mercato dei media in questi anni è aumentato tantissimo, ma nonostante tutto non sono contenti, e quindi vorrebbero rastrellare anche gli ultimi euri rimasti nelle tasche del povero spettatore :asd:
http://dl.dropbox.com/u/844582/Schermata.png
Fonte: le slide che ho linkato al secondo post
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