Santulli choc: calciopoli non esisteva!
Non ci sono stati illeciti. Il campionato era regolare». Sono dichiarazioni destinate a far discutere quelle rilasciate dal presidente della Corte Federale, Piero Sandulli, e pubblicate sul Romanista. Dopo le condanne inflitte a Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina (oltre che a vari dirigenti, arbitri e designatori), Sandulli spiega i motivi che hanno portato a un alleggerimento delle pene decise in primo grado (le motivazioni complete della sentenza saranno pubblicate entro il 10 agosto).
UN SOLO DUBBIO - «Il campionato 2004/2005 non è stato falsato - afferma - L'unico dubbio potevamo averlo su quella strana partita tra Lecce e Parma, una sfida che abbiamo visto e rivisto. Non si può dire però che è stato falsato il campionato. Magari c’è stato un tentativo per falsarlo, ma ci sarebbero volute quattro o cinque combinazioni. Il discorso è questo: se uno si compra una partita, perché non si compra la vittoria o la sconfitta del Parma? Che senso ha il pareggio? (per la cronaca la sfida tra Lecce e Parma finì 3 a 3, un risultato che permise alla Fiorentina di salvarsi mentre gli emiliani furono costretti allo spareggio con il Bologna, ndr)».
CARRARO - Sandulli nega poi che la sentenza di primo grado sia stata stravolta. «È stata semplicemente dosata in modo diverso la gradazione delle pene. Mi riferisco a Dondarini, il quale rispondeva soltanto di una telefonata in cui il millantato credito era evidentissimo». Sulla Juventus: «Mi meraviglio che si lamentino. Per la Juve ci sono ipotesi di articolo 6. I suoi dirigenti avevano messo su un certo meccanismo». Su Carraro: «Abbiamo risentito più volte la sua telefonata. Carraro non dice che bisogna favorire questo o raggirare quello. Dice che bisogna cercare di fare le cose regolarmente ed evitare errori perché c'è una piazza calda. Non è che ha alterato il risultato di una partita».
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